(ANSA) - SANT'ANASTASIA (NAPOLI), 24 MAG - Paura, ma anche
rabbia, tra la gente di Sant'Anastasia, nel Napoletano. Oggi c'è
una comunità sotto choc. Anzi due, perché la famiglia vittima di
quella che sembra essere una "stesa" successiva a un litigio tra
giovani, è residente nella vicina Pollena Trocchia, i cui
cittadini sono altrettanto indignati e spaventati per quanto
accaduto nella centralissima piazza Cattaneo di Sant'Anastasia.
Una piazza da sempre ritrovo di giovani e ragazzini, ma divenuta
anche centro di scorribande e litigi, il più delle volte per
motivi banali. "Litigano per niente - raccontano le persone più
anziane -, per motivi stupidi si azzuffano, urlano, usano le
armi, mostrano le pistole per farsi paura, e questa volta per
poco non c'è scappato il morto. Dove sono i genitori, dove sono
i controlli?".
Zuffe tra ragazzini, tra adolescenti, che spesso terrorizzano
i più piccoli. E sarebbe stato proprio un litigio tra giovani a
far scattare la follia. Poco prima della sparatoria alcuni
ragazzi avevano litigato in piazza, ed erano stati cacciati dal
bar antistante la pasticceria dove è poi avvenuta la sparatoria.
I residenti della zona sono stati i primi a soccorrere la
famiglia. Sono scesi ad aiutare e la rabbia ha preso il
sopravvento. Come spiega Fabio: "Ho visto tanta indignazione -
racconta -, non c'era solo paura, ma voglia di isolare questi
scellerati, di parlare, di non accettare passivamente. Gli anni
della paura pura, quelli delle sparatorie tra i clan per il
predominio del territorio, sono lontani. Ora abbiamo bisogno di
reagire, e sono contento che i miei concittadini si ribellino".
Rabbia anche a Pollena Trocchia, i cui residenti si chiedono
come sia possibile "uscire per un gelato e ritrovarsi in
ospedale con un colpo conficcato in testa". "E' assurdo - hanno
commentato alcune mamme all'uscita della scuola frequentata dal
fratellino della piccola ferita - poteva capitare a chiunque di
noi. Poteva essere un nostro figlio, non possiamo aver paura di
uscire a prendere un gelato o una pizza. Ci auguriamo che mamma
e figlia escano al più presto dagli ospedali e tornino tra noi.
Sarà una gran festa per Pollena Trocchia poterle riabbracciare".
(ANSA).