(ANSA) - SALERNO, 25 MAG - Una vera e propria organizzazione
dedita a rifornire i detenuti del carcere di Salerno di droga e
telefoni cellulari è quella sgominata stamane con l'esecuzione
di 53 (e non 56 come appreso in un primo momento) misure
cautelari da parte della squadra mobile della questura e del Nic
della Polizia penitenziaria. L'ordinanza, emessa dal gip di
Salerno, ha posto agli arresti in carcere 35 indagati; per altri
nove è scattata la detenzione domiciliare. Otto le misure di
obbligo di dimora, mentre per un avvocato è stata disposta
l'interdizione per un anno dall'esercizio della professione.
Le attività investigative hanno ricostruito come, dal
dicembre 2020 all'ottobre del 2022, sia stata realizzata
un'attività sistematica di introduzione, all'interno della casa
circondariale di Salerno, di telefoni cellulari, altro materiale
informatico e sostanze stupefacenti di varia natura, in
particolare cocaina, hashish e marijuana. I materiali
introdotti, successivamente, sarebbero stati venduti ad altri
detenuti a prezzi notevolmente maggiorati.
Per l'introduzione di droga e cellulari venivano utilizzati
droni o altri sistemi: consegne durante i colloqui settimanali
dei detenuti con i loro familiari, oppure mediante l'invio ai
detenuti di pacchi postali all'interno dei quali, insieme a beni
consentiti, sarebbero stati occultati sostanze stupefacenti o
microtelefoni. E' stato anche disposto il sequestro di numerose
Carte PostePay intestate o, comunque, nella disponibilità dei
soggetti accusati di essere membri dell'associazione. (ANSA).