(ANSA) - NAPOLI, 28 MAG - Due cadaveri sulla terrazza del
Grenoble, un uomo morto a cena fuori e una donna sdraiata senza
vita in una tenda. E' cominciata così la giornata conclusiva
della II edizione del Festival del Giallo Città di Napoli grazie
alla mattinata che ha visto la polizia scientifica di Napoli
insegnare agli appassionati dei crime come si fa davvero
l'indagine sulla scena del crimine, che campioni si raccolgono,
come si analizzano e che risposte danno.
"Oggi veicoliamo qui al Festival - spiega Concetta Esposito,
dirigente della Polizia di Stato e dirigente della polizia
scientifica di Campania e Molise - la grande professionalità e
competenza della scientifica sulla scena di un vero crimine. Ma
siamo qui anche per invitare i giovani a studiare e laurearsi in
biologia, ingegneria, chimica e fisica per entrare nel corpo
della Polizia Scientifica, nei laboratori che sono diretti da
laureati in queste materie, le porte sono aperte".
La dirigente della scientifica legge anche i romanzi gialli:
"Nei tempi recenti vedo una maggiore attenzione dei giallisti
moderni che si appassionano al nostro lavoro, studiano, chiedono
anche collaborazione di analisti. Ma so anche che a volte troppa
precisione della scena non serve all'esigenza letteraria e lo
capisco. A volte è meglio narrare gli eventi che entrare troppo
nel tecnicismo".
Il narrare è stato al centro dei quattro giorni del Festival
del Giallo in cui oltre 60 scrittori da Maurizio de Giovanni,
presidente del Festival, a Carlo Lucarelli, da Donato Carrisi al
direttore dei Gialli Mondadori Franco Forte, con tanti loro
colleghi da tutta Italia e dall'estero hanno parlato delle loro
idee e di come si scrive il giallo al folto pubblico del
Grenoble. "E' stato un lusinghiero successo - spiega Maurizio de
Giovanni - dovuto sostanzialmente all'operazione fantastica
dell'organizzatore Ciro Sabatino e dall'apporto fondamentale dei
volontari della libreria "Iocisto" a cui va il nostro
ringraziamento, insieme al grazie al Consolato Francese che ci
ha concesso il Grenoble per fare una rassegna che per Napoli è
importantissima e rara, una rassegna che abbia un livello
nazionale assoluto e che raccoglie tanti appassionati. La
seconda edizione vede la crescita e il grande pubblico
napoletano, che quando è chiamato risponde con forza".
E il Festival del Giallo alla seconda edizione è diventato
anche un appuntamento per il confronto tra gli scrittori:
"Abbiamo vissuto quattro giorni bellissimi - spiega Ciro
Sabatino - vedendo gli autori aprirsi al dialogo con i tanti
appassionati del giallo ma anche scambiarsi tra di loro idee,
strade da prendere, difficoltà e nuove prospettive di un settore
che è in grande crescita in Italia. Il Consolato francese ci ha
aperto le porte e la console è stata spesso ad ascoltare i
nostri incontri, scoprendo il giallo italiano e unendolo a
quello transalpino. Dopo la prima edizione cercavamo la conferma
e la crescita e l'abbiamo avuta. Ora siamo pronti a nuove sfide,
dai tour per i turisti nei luoghi misteriosi di Napoli alla
prossima edizione del Festival nel 2024". E l'amore per la
letteratura continua ogni giorno anche a Iocisto la libreria del
partenopei che ha allestito e fatto funzionare il Festival, come
spiega la presidente Claudia Migliore: "C'è stato un grande
impegno di Iocisto - spiega - nel Festival in cui abbiamo messo
a disposizione oltre 30 persone volontarie nello staff impegnato
in tutti ruoli, dall'accoglienza degli autori al presidio degli
eventi alla biglietteria, tutto sempre con grande cura, passione
e attenzione. Molti autori erano già venuti in libreria negli
anni ma averli tutti cin noi e con il pubblico in un unico luogo
è stato veramente bellissimo e ha portato una grande
partecipazione anche all'evento di chiusura con la premiazione
del premio Mistery dei lettori di Iocisto". (ANSA).