Ieri, l'incontro sugli effetti dei
cambiamenti climatici sull'isola di Ischia, studiati dai tecnici
della Bei. Oggi, due riunioni dedicate al rischio sismico nel
processo di ricostruzione e alle comunità energetiche. Sono
state due giornate di intenso lavoro quelle organizzate dal
commissario straordinario, Giovanni Legnini, nella struttura
commissariale di Ischia Porto, che ha voluto dare un segno di
concretezza al primo anniversario della drammatica frana del 26
novembre, lanciando anche un messaggio netto: la messa in
sicurezza dell'isola di Ischia deve essere nel segno della
prevenzione e della sostenibilità.
Nella prima parte della giornata c'è stato un confronto,
tecnicamente approfondito, sul rischio sismico dell'isola, al
quale hanno partecipato Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv,
Francesco Corvaro, delegato del governo italiano presso l'Onu
sui temi climatici, Bruno Discepolo, assessore all'Urbanistica
della Regione Campania, i rappresentanti dei Comuni e alcuni
docenti dell'Università Federico II e del Sannio. Durante la
riunione è stato, inoltre, fatto il punto sul percorso che dovrà
portare, in tempi brevi, alla definizione del Piano di
Ricostruzione da parte della Regione Campania, che dovrà essere
elaborato sulla base del Piano Stralcio in via di approvazione
da parte dell'Autorità di Bacino e del Piano di Mitigazione del
Rischio Idrogeologico a Casamicciola già approvato dal
commissario straordinario. Il professor Doglioni, in
particolare, ha illustrato nei dettagli, con cartine e mappe
molto puntuali, la situazione del rischio sismico dell'isola di
Ischia, le caratteristiche delle faglie e le possibili
conseguenze degli eventi calamitosi. Il presidente dell'Ingv ha
anche sottolineato la compresenza sull'isola di molteplici
rischi: sismico, idrogeologico, vulcanico e climatico.
L'assessore Discepolo ha ricordato che esattamente un anno fa la
Regione era pronta a presentare il piano di ricostruzione. Poi,
la frana, ha imposto un cambio di paradigma e il lavoro, ha
spiegato Discepolo, è ripartito da capo.
Nel corso della riunione è stata anche presentata la nuova
piattaforma digitale, on line sul sito Sismaischia.it, messa a
punto dalla struttura commissariale e che raccoglie un enorme
mole di dati, digitalizzati con le più moderne tecnologie, che
non ha eguali nei processi di ricostruzione. "Siamo nelle
condizioni di fornire ai cittadini e alle istituzioni
informazioni, cartografie, elementi di conoscenza dei rischi e
della configurazione degli edifici e del territorio, che
favoriranno il processo di ricostruzione - ha commentato il
commissario straordinario, Giovanni Legnini -. Si tratta di un
contributo di conoscenza che prima non c'era e che può dare un
contributo importante all'elaborazione di un cronoprogramma
delle attività relative alla ricostruzione post-frana e
post-sisma".
La seconda parte della mattinata è stata dedicata, invece, al
tema delle Comunità energetiche, con la partecipazione dei
rappresentanti della Regione, dei Comuni dell'isola, del Gse, di
Arera, di Legambiente e Federalberghi, di tecnici ed esperti.
L'obiettivo è quello di caratterizzare il processo della
ricostruzione nel segno della sostenibilità, con l'obiettivo
ambizioso di trasformare l'isola in un modello virtuoso
nell'utilizzo delle rinnovabili, a partire dall'entità
geotermica. Un percorso che può passare anche attraverso le
Comunità energetiche la cui compiuta disciplina, proprio ieri,
ha fatto registrare un importante passo in avanti dal punto di
vista dell'attuazione con il raggiungimento di un accordo fra il
ministero dell'Ambiente e la Commissione Europea.
Il vicecommissario alla Ricostruzione, Gianluca Loffredo, ha
ricordato l'enorme potenzialità dell'isola nel settore della
geotermia che potrebbe essere utilizzata non solo per la
produzione di energia elettrica ma anche per produrre calore e
per il raffrescamento. Le potenzialità delle Cer sono state
sottolineate anche dal prof. Corvaro, esperto della materia, che
ha ribadito l'importanza per l'Italia di diversificare le fonti,
orientandosi anche su impianti di piccola taglia. Ancora più
ambizioso l'obiettivo di Legambiente, che ha invitato ad alzare
l'asticella puntando su un'isola autonoma del sia sul fronte
dell'energia che dell'economia circolare entro il 2030. Mentre
Francesca De Falco, della Regione Campania, ha ricordato la
pubblicazione del bando per formare i comuni al di sotto dei
5mila abitanti per partecipare ai bandi della Cer ed ha ribadito
l'impegno dell'ente ad accompagnare la costituzione delle Cer.
Un impegno condiviso anche dal Gse e da Arera, i cui
rappresentanti hanno preso parte all'incontro, insieme ai
sindaci dell'isola o assessori loro delegati, dando la
disponibilità a sostenere, insieme alla Regione Campania, la
promozione della costituzione di comunità energetiche sull'isola
da parte di cittadini, imprese ed enti locali.
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