(ANSA) - NAPOLI, 31 MAR - Seconda giornata di Energymed con i
riflettori sulle nuove frontiere dell'energia industriale e
domestica in un'Italia sempre più in lotta con i cambiamenti
climatici. Circa 5.000 persone hanno dialogato all'interno dei
due padiglioni della Mostra d'Oltremare di Napoli, negli oltre
100 stand tra le grandi imprese nazionali e le pmi innovative,
ma anche nelle sale dei tanti convegni di oggi a partire dalla
forte attualità di "Digitalizzazione dell'ambiente costruito:
prospettive e criticità", organizzato da Federcostruttori a
Energymed.
"Oggi - spiega Paola Marone, presidente nazionale di
Federcostruzioni - stiamo discutendo dell'implementazione dei
processi di digitalizzazione nelle costruzioni, un comparto
molto significativo che ha una produzione che nel 2021 era 475
miliardi e 2,8 milioni di occupati tra tutto il comparto e gli
aggregati. Abbiamo realtà molto piccole, poco strutturate ed è
difficile che all'interno di queste aziende si riescano a
implementare i processi di digitalizzazione. Dall'altra parte lo
stesso problema esiste per le stazioni appaltanti: abbiamo
100mila centri di spesa in Italia e 33mila stazioni appaltanti.
C'è quindi un avvio di processi di riqualificazione anche delle
stazioni appaltanti per poter poi raggiungere l'obiettivo di
poter realmente applicare i processi di digitalizzazione".
Marone sottolinea anche la posizione di Federcostruttori sul
nuovo codice per gli appalti: "Abbiamo chiesto - ha detto
parlando dell'interlocuzione con il Governo - che ci fossero
sempre più bandi in maniera tale da avere la trasparenza e la
concorrenza. Questo è il nostro obiettivo. Siccome la legge può
avere sempre degli emendamenti non è detto che poi durante la
corsa non si facciano degli emendamenti e si mettano in campo
dei correttivi. Noi vogliamo trasparenza, vogliamo la maggior
partecipazione possibile di imprese".
Tra gli stand di Energymed spicca quello di Asia che lancia
proprio nell'edizione 2023 della fiera i propri progetti per
l'immediato futuro: "Siamo al nastro di partenza - spiega
Domenico Ruggiero, amministratore unico di Asia - per il futuro,
dopo le assunzioni per il ringiovanimento del nostro capitale
umano. Ora iniziamo la transizione ecologica con l'acquisto di
27 automezzi full electric con basso impatto di Co2. Ma
guardiamo anche ai cittadini, avviando una raccolta
differenziata che sposa il piano di ricoversione green: nel
prossimo futuro ai cittadini che raccolgono in maniera corretta
e differenziata i loro rifiuti daremo dei buoni di ricarica
presso le nostre colonnine per auto, monopattini, bici
elettriche che installeremo nei centri di raccolta e nella
città". Asia intanto è pronta a lanciare il bando per la
costruzione del primo impianto di compostaggio a Napoli, che ci
sarà nel 2026: "E' un impianto pulito - spiega Ruggiero - che
non darà fastidio a cittadini e trarrà energia da quello che
gettiamo nella raccolta differenziata. Questa è economia
circolare che ci allontana dallo sforzo che facciamo oggi per
portare l'umido fuori dalla Campania in un percorso che costa
tanto. Per questo lavoriamo per gli impianti che sono un asset
strategico, perché il mondo viene spesso sconvolto da guerre e
problemi economici e se una città ha impianti propri riesci ad
attutire gli effetti, uscendo dalle montagne russe del mercato".
Molti, nelle giornate di Energymed, i visitatori al grande
stand di Hitachi Rail, che ha lanciato la campagna di selezione
e assunzioni di neolaureati: "Il recruiting di nuovi talenti -
spiega l'ad di Hitachi Rail Luca D'Aquila - testimonia la nostra
attività nell'attirare nuovi talenti per le nostre tecnologie
che hanno vocazione green. Hitachi Rail usa energie nobili e
pulite come l'elettricità e stiamo anche riducendone in maniera
estrema il consumo. Lavoriamo non solo sui treni ma anche sugli
impianti di segnalamento, la gestione delle flotte e la capacità
di percorrere linee a misure tangibili di riduzione del Co2
generato. Il gruppo Hitachi frutta 70 miliardi euro e il 20% è
nel settore green e mobility di cu il Hitachi Rail fa parte,
questo vuol dire che vogliamo nuovi talenti per migliorare
ancora il nostro contributo a Napoli, dove abbiamo quasi 1900
dipendenti in una città che dimostra il nostro entusiasmo e
orgoglio". (ANSA).