(ANSA) - NAPOLI, 28 GIU - Una pizza particolare - 'Eva'
(Elisir di vita e arte) - a ridotto contenuto calorico è stata
presentata a Napoli in collaborazione con la cattedra Unesco
alla Salute e alla Sostenibilità della Federico II. Ricetta
simbolo della corretta alimentazione, la pizza Eva è un'idea
della prof.ssa Annamaria Colao, titolare della cattedra Unesco
istituita nell'Università Federico II, e della nutrizionista
Francesca Marino, giornalista e affiliata alla cattedra, con la
collaborazione dello scrittore e gastronomo Luciano Pignataro. A
rendere possibile la realizzazione della ricetta, Salvatore
Grasso, patron della pizzeria storica Gorizia 1916, decano del
mondo pizza e neo presidente dell'Unione delle Pizzerie Storiche
Centenarie, e lo chef Giuseppe Daddio, fondatore della scuola
Dolce e Salato. Coinvolti diversi partner e aziende.
È una ricetta, è stato rilevato nel corso della
presentazione, "che parte dal gusto antico della 'Margherita',
ma che tende al futuro e tiene conto delle esigenze e dei
progressi scientifici in campo di nutrizione applicata alla
gastronomia, con l'obiettivo non solo di ridurre l'apporto
calorico in maniera significativa, ma anche quello di apportare
dei benefici salutistici immediati al suo consumo". "Questo è il
primo passo per la creazione di un menù, in collaborazione con
la cattedra Unesco di Educazione alla Salute e allo Sviluppo
Sostenibile, che possa coniugare le esigenze nutrizionali e
scientifiche a quelle del gusto e del piacere del cibo" ha detto
Francesca Marino.
L'impasto, è stato ancora evidenziato, "è un blend di farine
con una percentuale prevalente di farina semintegrale, ricca di
micronutrienti, vitamine e minerali, a cui è stato aggiunto
glucomannano purificato, fibra naturale dimagrante, capace di
ridurre l'assorbimento intestinale di zuccheri e grassi ingeriti
in concomitanza". Si parte da un panetto di 180g, a fronte dei
generici da 250g, con una notevole riduzione di carboidrati, la
cui farcitura prevede l'impiego di varie consistenze di
pomodoro, grappoli di basilico, e piante officinali fritte a
basse temperature (130 gradi) "per conservare al meglio i
profumi e gli olii essenziali, oltre a batuffoli di spuma di
latte scremato con aggiunta di probiotici".
A garantire la giusta sapidità non il sale, ma l'acido
ascorbico del caviale di basilico. Una base di fior di latte,
nelle giuste quantità, è stato sottolineato, "a garantire una
cottura più uniforme e quindi una maggiore digeribilità". A
condire la pizza l'olio extra vergine di oliva di alta qualità.
La pizza Eva è stata servita su piatti artigianali di Vietri
prodotti per l'evento, e depositata come ricetta originale sulla
piattaforma di registrazione ricette Mysocialrecipe.com. (ANSA).