(ANSA) - CASERTA, 06 NOV - "Con la vaccinazione dei 1294 capi
bufalini presenti in 179 allevamenti del Casertano ricadenti
nell'area cluster della brucella, abbiamo salvato una
generazione di vitelle mediterranee campane, in quanto si tratta
di animali di età compresa fra i sei agli otto mesi presenti
nella zona focolaio del batterio. Sappiamo già da soli che in
valore assoluto è una percentuale bassa, visto che le bufale
nell'intera provincia di Caserta sono decine di migliaia, ma
intanto abbiamo messo in sicurezza in poco tempo tantissimi
giovani animali garantendo loro un futuro molto più sicuro".
Così il Commissario straordinario per il superamento
dell'emergenza connessa all'eradicazione delle malattie
infettive delle specie bovina e bufalina della Regione Campania
Luigi Cortellessa spiega nel dettaglio i "numeri" forniti
venerdì 4 novembre dopo la maxi-operazione veterinaria di
vaccinazione che ha riguardato in un solo giorno 32 allevamenti
dell'area focolaio (dove la vaccinazione è stata autorizzata
soltanto per le bufale di età compresa fra i sei e gli otto
mesi, ndr); operazione che ha provocato le critiche degli
allevatori del Coordinamento Unitario, che da mesi chiedono il
ritiro del Piano regionale di eradicazione di brucellosi e tbc
bufaline, non lesinando attacchi allo stesso Cortellessa.
Ma il generale dell'Arma va avanti però per la sua strada, che
"è quella di favorire le aziende garantendo la sicurezza degli
animali". "Abbiamo iniziato a lavorare da inizio agosto -
sottolinea Cortellessa - e in circa tre mesi abbiamo vaccinato
tutti i capi giovani dopo peraltro azioni di profilassi sempre
molto complesse, e anche rischiose per gli stessi veterinari.
L'operazione di venerdì arriva infatti dopo una profilassi
durata quasi 15 giorni, con i prelievi fatti dai veterinari in
32 allevamenti, e risultati delle analisi arrivati in tempi
brevissimi. Ciò che chi contesta non dice, è che abbiamo
praticamente azzerato i tempi di attesa degli esiti degli
accertamenti, che prima erano lunghi e danneggiavano gli
allevatori, con notifiche che arrivano in tempi reali, e ciò
grazie al superlavoro fatto dai veterinari e dagli esperti
dell'ufficio di Caserta dell'istituto zooprofilattico del
Mezzogiorno. Posso pensare che questa efficienza suscita qualche
disappunto, anche se qualche allevatore inizia a sentirsi più
libero, e chi prima protestava, ora sta pensando di cambiare
posizione. E anche nell'area cuscinetto, dove la vaccinazione è
facoltativa, allevatori iniziano a farsi avanti per proteggere i
propri capi". (ANSA).