Si terrà già domani 5 dicembre, e non come previsto finora a inizio gennaio, un'udienza sul rinnovo della custodia cautelare di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell'università di Bologna in carcere in Egitto da quasi dieci mesi. Lo segnala un tweet di Eipr, l'ong egiziana con il 29enne collaborava, esprimendo la speranza che Patrick venga scarcerato come avvenuto per i tre dirigenti della stessa 'Iniziativa egiziana per i diritti personali' rimessi in libertà ieri.
"Ci associamo all'auspicio espresso dalla Ong con cui Patrick ha collaborato: che finisca in questa udienza il calvario che sta attraversando da dieci mesi ormai. Speriamo davvero che alla scarcerazione dei tre dirigenti di Eipr segua presto anche quella di Patrick". Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commentando l'annuncio della nuova udienza.
Il più recente rinnovo della custodia cautelare in carcere per Patrick era stato disposto il 22 novembre. Dopo una prima fase di cinque mesi di rinnovi quindicinali ritardati dall'emergenza Covid, ora i prolungamenti coprono 45 giorni, e quindi ci si aspettava un pronunciamento solo il mese prossimo.
Il messaggio di Eipr non fornisce ulteriori spiegazioni rispetto alla generica speranza di una scarcerazione. Il giovane era stato arrestato il 7 febbraio sulla base di dieci post su Facebook di controversa attribuzione e, secondo Amnesty International, rischia fino a 25 anni di carcere. La custodia cautelare in Egitto può durare due anni.