/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Suicida in carcere, imputazione coatta per agente penitenziario

Suicida in carcere, imputazione coatta per agente penitenziario

Il caso a Ferrara nel 2021, archiviazione per altri 3 indagati

BOLOGNA, 27 giugno 2024, 09:44

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

A rispondere del suicidio in carcere del 29enne Lorenzo Lodi, avvenuto il primo settembre del 2021 a poche ore dal suo ingresso nella casa circondariale di Ferrara, sarà solo l'agente di polizia penitenziaria Giuseppe Palermo. A stabilirlo, riportano i giornali locali, è l'ordinanza del gip Danilo Russo che risponde all'opposizione che la famiglia dell'uomo aveva proposto contro la richiesta di archiviazione dell'indagine avanzata dalla procura.
    Per l'agente è arrivata l'imputazione coatta per omicidio colposo. Non avrebbe adeguatamente sorvegliato il detenuto, che era stato riconosciuto a rischio autolesionismo, contravvenendo all'ordine di servizio specifico che prevedeva un passaggio almeno ogni 20 minuti. Nessun passaggio ci fu dalle 11.30 fino alle 14.50, momento in cui venne scoperto il corpo senza vita di Lodi.
    Il gip ha invece confermato l'archiviazione delle indagini nei confronti della comandante della polizia penitenziaria Annalisa Gadaleta, dell'ispettrice Patrizia Fogli e del medico Giada Sibahi. Fu quest'ultima, dopo una visita, a suggerire di elevare il grado di sorveglianza (con il passaggio a "grande sorveglianza"), ma le veniva contestato di non aver dato indicazioni sulla rimozione delle lenzuola, che il detenuto aveva indicato come possibile strumento da usare per togliersi la vita. Non era tra i suoi doveri specificarlo, rileva il giudice, e in ogni caso la stessa vittima aveva scartato l'idea preferendo assumere i farmaci prescritti. La richiesta di archiviazione della procura evidenziava sul punto una carenza normativa per la corretta gestione dei detenuti a rischio suicidio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza