Con la deposizione di una corona d'alloro da parte del prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, del presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, è iniziata la cerimonia di commemorazione del Giorno della memoria al monumento nazionale della Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazista in Italia.
La corona è stata deposta nell'area in cui sorgeva l'edificio destinato alle eliminazioni degli ebrei, dei prigionieri civili e militari. Ai lati sono schierati i gonfaloni della città di Trieste, decorata con la medaglia d'oro al valor militare, della città di Muggia, decorata con la medaglia d'argento al valor militare, della Regione Friuli Venezia Giulia, dei Comuni di Duino Aurisina e di San Dorligo della Valle. Sono presenti autorità civili e religiose delle diverse confessioni; a ancora i rappresentanti e i labari di vari gruppi ed enti, delle associazioni dei deportati e perseguitati politici antifascisti, dei partigiani, dei volontari della libertà, dei caduti; delle associazioni combattentistiche e d'arma e del comitato internazionale del lager nazista della Risiera di San Sabba.
"In questo luogo che è un monumento nazionale e allo stesso tempo un cenotafio dove si viene a pregare, a piangere qualcuno a ricordare, a conoscere - ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, nel suo intervento - l'ideologia deve restare fuori. Se questa giornata vuole preservare la memoria dell'Olocausto e delle vittime della persecuzione, l'obiettivo principale è quello di educare le generazioni presenti e future sulla gravità delle violazioni dei diritti umani e promuovere la consapevolezza contro ogni forma di discriminazione". Il passare del tempo, ha quindi aggiunto, "non deve mai offuscare la memoria di ciò che è accaduto. L'umanità cosa ha imparato da tutto questo? Purtroppo viene da dire nulla guardando quello che è accaduto lo scorso 7 ottobre e che sta accadendo nel Mondo".
Si sono quindi susseguite le celebrazioni religiose, officiate per la comunità cattolica da monsignor Enrico Trevisi, vescovo di Trieste; per la comunità ebraica dal rabbino capo Paul Alexandre Meloni; per la comunità serbo-ortodossa da padre Rasko Radovic; per la comunità greco-orientale dall'archimandrita Grigorius Miliaris; per le comunità evangeliche avventista, elvetica, luterana e metodista dal pastore Peter Ciaccio. Presente alla cerimonia anche il presidente della comunità islamica locale, Omar Akram.
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