Un murale per dare sfogo a un
nuovo linguaggio artistico che sgorga da una mai sopita vena
creativa. Gavino Sanna, il pubblicitario, grafico e scrittore di
fama internazionale, non finisce di stupire e a 82 anni fa il
suo debutto nel mondo del muralismo a Orgosolo, in Barbagia, il
paese diventato la patria dei muri dipinti e considerato un
museo a cielo aperto. In un pomeriggio assolato di giugno il
pubblicitario di origini sarde segue i lavori del suo progetto
artistico realizzato in un'abitazione di Corso Repubblica da un
team di muraliste orgolesi, Maria Luisa Monni e Alessandra Pira,
coordinate da Teresa Podda.
Il dipinto racconta il chiaroscuro dei tempi attuali in cui
compare il viso iconico di Gavino Sanna con la caratteristica
capigliatura lunga che si si staglia su uno sfondo completamente
nero, ma sopra il suo volto tutto fiorisce in un fogliame
colorato per dare un messaggio di gioia e di speranza. "Mi sono
inventato una trama per raccontare l'attualità di questa terra e
ho voluto realizzare un dipinto che sia un inno alla gioia,
all'amicizia, alla forza di un popolo - spiega all'ANSA il
pubblicitario in occasione dell'inaugurazione dell'opera
nell'ambito della manifestazione "Orgosolo Joviada" promossa
dall'amministrazione comunale -. Purtroppo viviamo in un mondo
nero, di pandemie, guerre e violenze contro le donne e i
bambini. Nel murale ho voluto rappresentare il mio viso per
lasciare una traccia del mio legame alla comunità e ho
immaginato una vita a Orgosolo fatta di fiori, di piante
colorate, un fogliame quasi caravaggesco a rappresentare una
vita gioiosa. Questo il messaggio che ho voluto lanciare ai
giovani: ho detto loro che non devono sprecare la vita al bar a
fumare e a bere ma devono viverla scoprirla coglierne tutte le
opportunità".
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