E' ritorno delle major Usa al Festival Venezia, chiaro segnale di un cambio di passo solo appena intravisto al Festival di Cannes. Al Lido si fa invece sul serio. Presenti infatti in selezione ufficiale tre film targati Universal: LAST NIGHT IN SOHO e HALLOWEEN KILLS (entrambi fuori concorso) e, in concorso, IL COLLEZIONISTA DI CARTE. Ci sarà poi fuori concorso un blockbuster doc firmato Warner, DUNE e, infine, un film Fox-Disney come MONA LISA AND THE BLOOD MOON di Ana Lily Amirpour. A questo si aggiunga poi il western Usa, squisitamente indie, ovvero OLD HENRY di Potsy Ponciroli. E questo senza contare Netflix che può vantare ben quattro opere in concorso: il film di Sorrentino LA MANO DI DIO e l'esordio alla regia della Gyllenhaal con THE LOST DAUGHTER; in Orizzonti Extra poi c'è il regista brasiliano Alexandre Moratto con i suoi 7 PRISONERS e infine l'atteso film di Jane Campion THE POWER OF THE DOG.
"Solo l'anno scorso diversi registi statunitensi hanno cercato di convincere gli Studios o Netflix a venire a Venezia.
Era impossibile. Ma ora quasi tutti gli americani sono vaccinati e non vedono l'ora di ricominciare, il che significa promuovere e distribuire film - così Alberto Barbera a Variety -. Quale migliore occasione per farlo se non Venezia 2021 a settembre? Venezia è allettante. È all'inizio della nuova stagione; è un trampolino di lancio che ha dimostrato il suo valore. Lanciamo film per l'Oscar ogni anno e spesso hanno vinto".
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