Carmen Lasorella arriva in libreria
con il suo primo romanzo Vera e gli schiavi del terzo millennio,
in uscita venerdì 30 giugno, per Marietti1820.
La trama del romanzo, ambientato in un'era in cui la tecnologia
informatica può diventare nemica o alleata, si dipana tra
cronaca e sentimenti, mentre pagina dopo pagina si incrociano le
generazioni e alternano le voci narranti. La protagonista è
un'attivista per i diritti umani, Vera, come il suo nome,
tenace, irriducibile, eppure in crisi:
Che strana condizione! Da un lato un uomo debole ed egoista, con
il quale si era ostinata ad immaginare il futuro; dall'altro il
suo lavoro esigente, che aveva finito con scavarle intorno lo
stesso vuoto, come un amante geloso, padrone del passato. E il
presente? Nel suo presente lei si sentiva d'un tratto fuori
posto. Era come se fosse rimasta seduta davanti al mondo, che
continuava a girare ad una velocità impazzita e senza di lei.
Accanto a lei, Mariella, la sua segretaria-amica-assistente
espressione della gioventù 4.0., con qualche decina di anni in
meno, tante insicurezze e pochi sogni.
Mi ritrovai a considerare come ci fosse quasi un gusto perverso
nel colpire colei o colui che lottano contro i soprusi, facendo
della sfida all'arroganza del potere e ai pregiudizi comuni, la
propria ragione di vita. La macchina del fango si era messa in
moto e prendeva velocità di minuto in minuto, alle più disparate
latitudini.
Vera trova l'energia per lottare contro la criminalità che
dilaga a scapito di chi è costretto a migrare: si tratta di una
tragedia e un business che sconta narrazioni distorte e
interessi ramificati. Sono i migranti gli schiavi del terzo
millennio, un'umanità vulnerabile, invisibile e senza diritti.
«Questo romanzo è stato una splendida esperienza», dichiara
Carmen Lasorella. «L'ho vissuto come uno spazio di libertà. Mi è
piaciuto dedicarmi alla scrittura, lasciando sullo sfondo i
fatti. Ho vissuto il gusto dell'incontro con personaggi
immaginari e in assenza dell'immagine, cui sono abituata, ho
cercato la descrizione "visiva" dei luoghi e delle situazioni.
In questo tempo di rumore, la narrativa porta l'ascolto».
La trama del libro è arricchita da incontri, amicizie inattese,
nuovi nemici e colpi di scena. Al centro, un personaggio
equivoco, Ahmed, consegna a Vera la mappa del sistema criminale
che governa il Mediterraneo, ma in cambio le chiede di occuparsi
dei suoi figli. Ha messo tutto in un microchip, che si
determinerà preziosissimo per le indagini. E Vera, benché nel
mirino delle organizzazioni mafiose, farà fino in fondo la sua
parte, di nuovo padrona del suo destino.
Carmen Lasorella, prima giornalista italiana a ricoprire il
ruolo di inviata di guerra per la tv, anchor-woman, autrice di
reportage, conduttrice di programmi di successo in radio e in tv
per le reti Rai. Opinionista e saggista, ha raccontato le
principali crisi internazionali a cavallo tra il XX e il XXI
secolo. Corrispondente da Berlino e direttrice generale della Tv
di San Marino, presidente di Rai net. Ha diretto un master alla
Link University sulle migrazioni forzate, le tutele
internazionali, gli "hate speech" nell'anno accademico
2017/2018. www.carmenlasorella.it
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