"Con la chiusura ufficiale delle
candidature per il secondo turno sappiamo esattamente quali
saranno le sfide. Le triangolari favorivano il Rassemblement
national, perché era arrivato in testa al primo turno in
numerose circoscrizioni. Più candidati si ritirano e meno Rn ha
la chance di avere la maggioranza assoluta". Ad affermarlo al
Corriere della Sera è Brice Teinturier, he guida le ricerche
dell'istituto di sondaggi Ipsos. "All'indomani del primo turno
con 306 triangolari l'Rn era in ottima posizione per avere una
maggioranza se non assoluta certamente molto ampia nel nuovo
Parlamento - spiega - Ma dal momento che ci sono state così
tante desistenze, 218, questa possibilità è completamente da
scartare".
"Una maggioranza senza il Rn - dice ancora - mi sembra a oggi
molto difficile. Stiamo per incamminarci su un percorso inedito
in cui non si riuscirà a trovare una maggioranza di governo.
Questo è il tema centrale". Per l'esperto è "molto improbabile,
quasi impossibile" che dei deputati di altre formazioni del
centrodestra vengano in aiuto a Rn: "i Républicains che saranno
eletti lo saranno spesso contro un candidato di Rn, e se l'hanno
battuto non sarà per allearsi poi con il Rassemblement al
Parlamento. Né Rn tenterà di convincerli".
Da dove ha preso Rn i dieci milioni di voti di domenica
scorsa? "Ha conservato i voti dell'ottimo risultato alle Europee
e ha aggiunto i voti di formazioni quasi assenti alle
legislative - spiega poi - per esempio, la destra estrema di
Reconquête (il partito di Éric Zemmour, ndr). I suoi elettori
sono confluiti evidentemente su Rn". I voti persi dall'Ensemble
di Macron? "Rispetto alle Presidenziali, circa il 14% è andato
al Nuovo Fronte Popolare della sinistra; il 15% a Les
Républicains; 8 per cento a Rn; e più della metà ha votato di
nuovo per Ensemble. Rispetto alle Europee, però, il partito del
presidente ha recuperato voti attingendo da socialisti,
ecologisti e repubblicani: dal 14,5% al 20%".
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