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Mara Venier: "Pronta a scendere in campo per la ricerca"

Mara Venier: "Pronta a scendere in campo per la ricerca"

Con Domenica In aprirà e chiuderà la maratona Rai-Airc

ROMA, 04 novembre 2023, 19:02

di Daniela Giammusso

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"È molto, molto importante donare. Lo ripeto sempre. Tutto quello che ho fatto in questi anni, forse con leggerezza, senza capire veramente cosa significasse ritrovarsi con una brutta diagnosi, l'ho poi vissuto sulla mia pelle". È una Mara Venier battagliera come non mai, ma anche commossa quella che si appresta a uno dei ruoli più importanti della sua personale stagione tv. Sarà lei, ancora una volta, la madrina d'eccezione della ventinovesima edizione dei Giorni della Ricerca di Fondazione Airc e Rai, unite per trasformare la ricerca sul cancro in cura. Una maratona di otto giorni, dal 5 al 12 novembre, che coinvolgerà tutte le reti e programmi Rai, anche radio e digital, per informare sui più recenti progressi della ricerca oncologica e sostenere il lavoro di seimila ricercatori.

Già, perché, come ricorda il presidente Airc, Andrea Sironi, "ogni giorno mille persone ricevono la brutta notizia di un cancro, ma in questi ultimi dieci anni la sopravvivenza è aumentata del 37%. E oggi 3,6 milioni di persone sono in vita dopo una diagnosi di questo genere". Merito anche dei 139 milioni di euro raccolti in questi anni dalla maratona Rai con Airc. "Dobbiamo arrivare al 100% e per questo la ricerca è fondamentale", esorta la Mara nazionale, che per il suo impegno pochi giorni fa al Quirinale ha ricevuto dalle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella anche il Premio Airc Credere nella Ricerca. Domani su Rai1 sarà lei dunque a riaccendere il numeratore delle donazioni a Domenica In, per chiudere la maratona una settimana dopo. "Il mio impegno con Airc è iniziato nel 1995. Sono una veterana, ormai - sorride -. È cominciato tutto nella mia seconda edizione di Domenica In. Lì ho incontrato Umberto Veronesi. Ricordo che c'era un un'euforia pazzesca per la raccolta. Erano veri e propri eventi e raccoglievamo tantissimi soldi. Un anno, in studio c'era proprio Veronesi con me, eravamo quasi alla fine della trasmissione: dieci minuti prima delle 20. Eravamo riusciti ad arrivare a 4 miliardi e 750 milioni di lire e io ho detto al pubblico: se arriviamo a 5 miliardi, non dico mi spoglio perché non c'è niente da vedere, ma mi butto per terra. Dopo quattro-cinque minuti arriva la telefonata di un imprenditore: offriva i 250 milioni che servivano. Naturalmente mi sono buttata per terra", ride.

Poi si fa seria e con la voce commossa racconta di sé. "Non l'avrei mai pensato che molti anni dopo sarei dovuta correre io in lacrime da Umberto Veronesi con una diagnosi terribile - confessa -. Ma nella vita, tutto torna e anche il mio impegno è tornato indietro. Per fortuna tutto è andato bene - sospira -. E sarò molto emozionata domani di poter intervistare il professor Enrico Cassano, proprio lui che mi ha operato un po' di anni fa. Quindi, non mi stanco mai di ripeterlo, donare è fondamentale. L'ho vissuto sulla mia pelle, ma anche su altre persone a cui volevo bene. Non posso dimenticare mio genero Pier (Pier Francesco Forleo, marito di sua figlia Elisabetta Ferracini ndr) che se ne è andato pochi mesi fa e siamo tutti così addolorati". Da Domenica In Mara passerà poi il testimone a colleghi come Carlo Conti con Tale e quale show, Geppi Cucciari in Splendida Cornice, Antonella Clerici con È sempre mezzogiorno. Per riprenderlo, appunto, nell'ultimo giorno di raccolta. Obbettivo da superare, gli 8 milioni di euro raggiunti nel 2022. "Che farò se raccogliamo tantissimo? Beh - riflette - sinceramente, ho il colpo della strega, un'artrosi cervicale. Non so cosa mi rimane. Al tempo avevo trent'anni di meno, ero pure 'gagliarda' - ride - Ma non vi preoccupate, qualcosa mi invento".

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