"È arrivato il momento di riequilibrare le diseguaglianze e ridurre il peso che i ceti più bassi portano sulle spalle, chiedendo invece di più a quella ristretta minoranza che ha concentrato (e continua a farlo) quasi la metà della ricchezza nazionale.
Si tratta di mettere mano alla fiscalità per eliminare iniquità e distorsioni del sistema attuale che colpisce in modo profondamente diverso asset mobiliari e immobiliari a tutto vantaggio dei grandi patrimoni".
Lo sostiene il consigliere regionale Andrea Padovani (Pcp) in un post su Facebook invitando a firmare per la proposta di legge di iniziativa popolare promossa da Sinistra Italiana, che prevede, tra l'altro, la cancellazione delle imposte patrimoniali esistenti sulle persone fisiche (Imu, l'imposta di bollo sui dossier titoli e sui conti correnti), e l'introduzione di un'imposta unica e progressiva, con franchigia di 500.000 euro che includa ogni tipo di bene nella massa imponibile, a cui sarà applicata un'aliquota crescente dallo 0.2% al 2% (per il primo anno, si prevede un'ulteriore aliquota pari al 3% sulla parte che supera il miliardo di euro).
"La pandemia - conclude Padovani - ha portato tante conseguenze nefaste nelle vite di tutte e tutti noi, non da ultimo l'allargamento della forbice tra i pochi che erano già ricchi e che si sono arricchiti ancora di più e i milioni di italiani che hanno attraversato o attraversano una lunga fase di disoccupazione, cassa integrazione, sospensione o perdita delle proprie attività. L'Italia è un paese che ha subito nel tempo numerosi tagli alla spesa pubblica (in particolare alla scuola, alla sanità e ai trasporti pubblici) che ci hanno resi vulnerabili mettendo a repentaglio la nostra economia e la nostra stessa vita, che negli ultimi anni vanta il triste primato di allargamento della forbice tra i 'primi' e gli 'ultimi' e in cui l'1% più abbiente detiene il 25% totale della ricchezza".