(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Per la prima volta, dopo 400 anni,
torna a Napoli la Madonna del pesce di Raffaello, il dipinto che
fu punto di riferimento per gli artisti del "Rinascimento
Meridionale" e che fu trasferita dai governanti spagnoli e a
Madrid intorno alla metà del Seicento.
Occasione per rivedere l'opera, collocata nel suo "territorio"
di origine, è la mostra "Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento
meridionale" che verrà inaugurata lunedì al Museo e Real Bosco
di Capodimonte grazie al progetto realizzato in partenariato con
il museo del Prado.
In cartellone fino 25 giugno 2023, il progetto espositivo ha già
visto una prima versione in Spagna dove ha avuto un notevole
successo di critica e di pubblico.
La mostra è dedicata a uno dei momenti più fecondi e meno
conosciuti della civiltà artistica napoletana: il trentennio
all'inizio del sedicesimo secolo, un periodo che, sotto il
profilo politico, vide l'estinguersi della dinastia aragonese,
con il passaggio del Regno di Napoli sotto il dominio della
Corona di Spagna. Periodo che sotto il profilo culturale segna
invece il raggiungimento dell'apice della sua grande stagione
umanistica: le novità artistiche elaborate in quegli anni da
Leonardo, Michelangelo e Raffaello furono prontamente recepite e
reinterpretate in modo originale in una Napoli ancora molto
viva, per la quale la perdita della funzione di capitale
autonoma non costituì un ostacolo allo sviluppo culturale, ma,
al contrario, contribuì alla definizione di un nuovo ruolo di
cinghia di trasmissione della cultura rinascimentale tra le due
sponde del Mediterraneo.
Rispetto alla mostra di Madrid, la mostra di Capodimonte
evidenzia il forte legame con il territorio: molte delle opere
degli artisti del periodo sono infatti presenti nelle chiese
cittadine (grazie ad un accordo con il Comune di Napoli, sarà
possibile visitarle), in particolare San Giovanni a Carbonara,
Santi Severino e Sossio, San Giacomo degli Spagnoli e San
Domenico Maggiore per cui la Madonna del pesce di Raffaello era
stata realizzata per la Cappella della famiglia del Doce (o di
Santa Rosa) (ANSA).