(ANSA) - CASAL DI PRINCIPE (CASERTA), 19 MAR - E' il giorno
della memoria a Casal di Principe per don Peppe Diana, il
sacerdote ucciso dal clan dei Casalesi il 19 marzo di 29 anni fa
mentre era nella sacrestia della parrocchia di San Nicola di
Bari e si preparava ad andare a celebrare la messa. In attesa
dell'arrivo previsto per martedì del capo dello Stato Sergio
Mattarella, oggi è stata una giornata importante e simbolica,
con centinaia di scout, associazione di cui faceva parte il
prete, che hanno invaso Casal di Principe per tenere a battesimo
il primo gruppo nato nella cittadina del Casertano sull'esempio
di don Diana; tra i capi scout che oggi hanno pronunciato la
formula della promessa anche Iole Diana, figlia di Emilio,
fratello di don Peppe.
Ma prima ancora che gli scout animassero la giornata, c'è
stata nella parrocchia di San Nicola la Santa messa celebrata
dal Vescovo Angelo Spinillo; quella messa, svoltasi alle 7.30
(una tradizione che si ripete da 29 anni), "mai celebrata" da
don Peppe. "Questa giornata è sempre importante - ha osservato
il Vescovo - per rinnovare il messaggio universale di coraggio e
riscatto lanciato da Don Diana". C'erano i fratelli di don
Peppe, Emilio e Marisa, che hanno portato avanti con i genitori
Gennaro e Iolanda (entrambi deceduti), i figli e i cugini, il
messaggio del prete, c'era, come ogni anno, il presidente
nazionale di Libera Don Luigi Ciotti, che alla visita alla tomba
di don Diana, ha parlato ad alcuni giovani spiegando "che don
Peppe aveva il coraggio della parola e alzava la voce contro ciò
che non riteneva giusto. Era inoltre capace di testimoniare
anche l'altra 'Parola', quella di Dio, ed erano parole difficile
perchè chiamavano il male per nome". E c'erano Augusto Di Meo,
il testimone oculare del delitto, e il sindaco Renato Natale,
protagonista della rinascita civile di Casal di Principe.
(ANSA).