(ANSA) - NAPOLI, 28 MAR - Ha fatto ricerche sul web per
raccogliere informazioni su armi, esplosivi e loro
confezionamento, tecniche di guerriglia urbana e sabotaggi il
giovane arrestato dalla Digos di Napoli con l'accusa di essere
uno dei due autori dell'attentato compiuto il 4 marzo 2021 ai
danni del Consolato Onorario di Grecia a Napoli. E' emerso
dall'analisi del cellulare sequestrato durante una perquisizione
domiciliare il 26 maggio 2022.
Dal dispositivo è stato recuperato anche materiale anarchico,
risultato significativo per delineare ulteriormente l'estrema
pericolosità dell'indagato e la sua attività di auto
addestramento.
L'attentato, sebbene mai rivendicato, è apparso subito
riconducibile alla galassia anarco-insurrezionalista sia per le
sue modalità e per la tipologia dell'ordigno utilizzato, sia per
l'esistenza, in quel periodo, di una campagna anarchica di
solidarietà internazionale nei confronti di Dimitris
Koufondinas, ex membro del sodalizio terroristico greco "17
novembre", detenuto nelle carceri greche e in sciopero della
fame.
Il responsabile dell'attentato è entrato in azione, con
complice ancora non identificato, vestito di nero: è arrivato
nei pressi del Consolato indossando sempre una mascherina a
protezione del naso e della bocca. All'individuazione del
presunto autore del gesto si è giunti attraverso una indagine di
tipo tradizionale, raccogliendo gravi indizi dai video delle
telecamere di videosorveglianza. Gli accertamenti sono stati
eseguiti dalla Sezione Indagini Elettroniche della IV Divisione
del Servizio Polizia Scientifica. Passato al setaccio anche il
traffico telefonico in uso all'anarchico.
L'attività investigativa ha permesso di ipotizzare anche il
luogo esatto, prossimo al Consolato, presso il quale l'indagato
e il complice hanno indossato indumenti di copertura totalmente
neri al fine di non essere individuati dalle forze dell'ordine.
(ANSA).