(ANSA) - CASERTA, 31 MAR - Processo immediato, senza il
filtro dell'udienza preliminare, per 39 persone, tra cui figli e
generi del capo dei Casalesi Francesco Bidognetti, alias
Cicciotto e Mezzanotte, accusati di aver riorganizzato negli
ultimi anni il clan di camorra, in particolare le fazioni
Bidognetti e Schiavone. A disporre il processo immediato è stato
il Gip del tribunale di Napoli Isabella Iaselli, che ha accolto
la richiesta presentata dai sostituti procuratori della
Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Maurizio Giordano,
Graziella Arlomede, Fabrizio Vanorio, Vincenzo Ranieri.
Sotto processo agli inizi di giugno andranno i tre figli di
Cicciotto, ovvero l'ultimogenito Gianluca, le sorelle Teresa e
Katia, i mariti di queste ultime Vincenzo D'Angelo e Carlo
D'Angiolella, Emiliana e Francesca Carrino, rispettivamente zia
e cugina dei figli del boss (Emiliana è la sorella di Anna,
attualmente collaboratore di giustizia nonché ex compagna del
boss e madre di Gianluca, Katia e Teresa), e storici affiliati
ai Bidognetti come Giosuè Fioretto, marito di Emiliana, e Nicola
Kader Sergio, moglie di Francesca e ritenuto capozona a Castel
Volturno per conto del clan.
Tra le accuse, oltre a quella di aver riorganizzato il clan
soprattutto attorno a Gianluca, nonostante questi fosse in
carcere dal 2008 per il tentato omicidio della zia e della
cugina Francesca, anche le estorsioni ai danni di numerosi
operatori commerciali (un imprenditore è stato attinto alle
gambe da colpi d'arma da fuoco), il controllo del settore delle
onoranze funebri grazie ad accordi risalenti agli anni '80 con
aziende operanti sul territorio, il traffico di sostanze
stupefacenti. Secondo gli inquirenti ad attuare fuori dal
carcere le direttive di Gianluca Bidognetti sarebbero state le
sorelle Katia e Teresa, che avrebbero percepito lo stipendio del
clan, e i mariti di queste ultime, in particolare quello di
Katia, Vincenzo D'Angelo. (ANSA).