(ANSA) - PERUGIA, 05 APR - Conviventi e entrambi appartenenti
alla polizia locale in provincia di Caserta, quando lei si era
trasferita in quella di Perugia, l'uomo, comandante di uno dei
reparti in Campania, aveva avuto - secondo l'accusa - un
atteggiamento di "gelosia ossessiva" che generava nella compagna
un "fortissimo stato d'ansia". Legato anche a una incursione
nell'abitazione della donna in occasione della quale l'ormai ex
convivente - è emerso sempre dall'indagine - si era impossessato
di tutte le credenziali, password e pin personali per accedere e
monitorare tutti i suoi profili social. Di qui la sua querela in
seguito alla quale il gip di Perugia ha disposto il divieto di
avvicinamento, misura cautelare alla quale hanno dato esecuzione
i carabinieri.
In base a quanto riferisce la Procura del capoluogo umbro,
l'uomo, 46 anni, è indagato per atti persecutori, danneggiamento
seguito da incendio ed accesso abusivo a sistemi informatici.
La donna aveva spiegato agli inquirenti di avere conosciuto
l'uomo nel 2022 e di avere avviato con lui un rapporto di
convivenza ed una relazione sentimentale. La "gelosia ossessiva"
si era quindi manifestata in seguito al al trasferimento in
provincia di Perugia che - è detto sempre in un comunicato della
Procura - decideva di interrompere la relazione ma l'uomo, non
rassegnato, secondo le indagini continuava a controllarla, anche
con offese, minacce scritte o vocali a qualsiasi ora del giorno
e della notte per costringerla a riprendere la relazione.
Atteggiamento in seguito al quale la donna ha invece sporto
querela.
Gli accertamenti hanno anche ricondotto alla presunta
responsabilità dell'uomo l'incendio dell'auto della donna,
all'inizio del mese scorso, che si propagava anche su due altri
veicoli. Secondo i magistrati "l'apice" delle "vessazioni".
(ANSA).