(ANSA) - CASERTA, 26 MAG - Adescavano giovani ragazze
provenienti dalla Moldavia, le segregavano in casa e le
costringevano a prostituirsi in strada. È l'accusa a carico di
un 33enne albanese e di una 35enne moldava, residenti nel
Casertano, arrestati dalla Polizia di Stato di Caserta su ordine
del Gip del tribunale di Napoli per i delitti di tratta di
esseri umani trasnazionale, riduzione in schiavitù ed
estorsione. L'indagine, coordinata dalla Procura di Napoli -
Direzione Distrettuale Antimafia - è partita dalle denunce di
alcune vittime che erano riuscite a sottrarsi ai due aguzzini;
gli investigatori della Squadra Mobile di Caserta hanno quindi
scoperto che i due avevano reclutato dal settembre 2019 ad
inizio 2023 almeno 4 giovani donne adescandole direttamente in
Moldavia e conducendole in Italia con l'inganno, cioè tramite
una finta offerta di un posto di lavoro come cameriera, e con
l'impegno di sostenere le spese del viaggio.
Una volta giunte nella provincia di Caserta, le vittime
capivano che il posto di lavoro non esisteva, veniva loro tolto
il passaporto e venivano costrette a restituire i soldi del
viaggio; somma che le giovani ragazze non avevano, così la
coppia di sfruttatori le costringeva a prostituirsi in strada.
Le vittime - è emerso - erano totalmente private della libertà,
segregate in casa, accompagnate nei luoghi dove dovevano
prostituirsi; qualcuna però è riuscita a liberarsi e a
denunciare e far finire in carcere la coppia di sfruttatori.
(ANSA).