"Rendere possibile l'impossibile". E' l'auspicio del principe William, secondo in linea di successione al trono britannico di Elisabetta II, che ha esordito oggi nella sede dei lavori della conferenza Onu sul clima CoP26 a Glasgow dopo aver già incontrato ieri i leader presenti ad un ricevimento a margine del vertice al quale avrebbe dovuto partecipare pure la regina 95enne: bloccata invece alla fine dal periodo di riposo impostole nei giorni scorsi dai medici.
Il duca di Cambridge, accompagnato dalla consorte Kate, si è confermato in veste di sostenitore convinto della battaglia ambientalista contro il surriscaldamento del pianeta, sulle orme del padre ed erede al trono Carlo, pioniere storico dell'ecologismo e protagonista dalla tribuna dei lavori di Glasgow fin dall'inizio dopo esserlo stato anche al G20 di Roma.
Ai leader, che Carlo aveva sollecitato ieri alla battaglia sui cambiamenti climatici come se si fosse in tempi di guerra, William ha rivolto oggi un appello a cambiare mentalità: a "pensare differentemente" per salvare il pianeta.
Un obiettivo che la stessa Elisabetta del resto - assente di persona, ma presente ieri con un videomessaggio ad hoc - non ha mancato di sottolineare a nome della nuova immagine sempre più verde che casa Windsor vuol dare di sé: incoraggiando i capi di Stato e di governo - con parole esaltate in prima pagina da diversi giornali del Regno e giudicate di forte impatto emotivo - a mostrare qualità da statisti, a guardare oltre il presente.
E ad accettare l'idea che "nessuno vive per sempre", ma è doveroso salvaguardare il futuro "dei nostri figli, dei figli dei nostri figli, di coloro che verranno dopo".