(ANSA) - ROMA, 18 NOV - "In molti paesi in via di sviluppo,
non tutti hanno accesso all'elettricità, e la fornitura
elettrica non è adeguata. Prima di chiedere a tutti gli stati di
cessare l'uso del carbone, bisogna tenere conto della carenza di
energia in questi paesi, per garantire la loro sicurezza
energetica. Noi incoraggiamo gli stati sviluppati ad essere i
primi a cessare l'uso del carbone, mentre forniscono fondi
consistenti e sostegno tecnologico e industriale per la
transizione energetica dei paesi in via di sviluppo. Abbiamo
bisogno di azioni concrete, più che di slogan". Lo ha detto il
portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, nel
corso di una conferenza stampa a Pechino, come riferisce il sito
del Ministero.
"Ottimizzare la struttura energetica e e ridurre il consumo
di carbone è un processo graduale - ha proseguito Zhao -. Le
diverse condizioni nazionali, i livelli di sviluppo e lsa
dotazione di risorse dei diversi paesi devono essere
rispettate". Per il portavoce del ministero degli Esteri, "la
transizione verde e a base emissioni è il trend travolgente per
il quale tutti i paesi devono lavorare. La Cina dà grande
importanza alla transizione energetica. Abbiamo fatto sforzi
tremendi per controllare il consumo di carbone e i progetti con
questo combustibile, e giochiamo un ruolo importante nel
costruire il consenso internazionale su questioni rilevanti".
"Dall'inizio di quest'anno - ha continuato Zhao - il
presidente Xi Jinping ha annunciato alla comunità internazionale
un insieme di misure politiche che la Cina ha adottato, compreso
controllare strettamente le centrali elettriche a carbone,
limitare strettamente l'aumento di consumo di carbone nel 14/o
Piano quinquennale (2021-2025, n.d.r.) e ridurlo nel 15/o
(2026-2030, n.d.r.), sostenere vigorosamente lo sviluppo
energetico verde e a basse emissioni dei paesi in via di
sviluppo, e cessare di costruire nuove centrali a carbone
all'estero". (ANSA).