(ANSA) - ROMA, 18 NOV - La Cop26 è stata un successo per
l'India: sono stati salvaguardati i sussidi alle fonti fossili
per i più poveri, sono stati ricononosciuti i principi della
"transizione giusta" e delle "responsabilità comuni ma
differenziate fra i paesi", e sono stati definiti il Paris
Rulebook e le linee guida per i mercati globali del carbonio. Lo
hanno detto negoziatori indiani presenti a Glasgow al quotidiano
Hindustan Times.
Secondo i negoziatori, l'India alla Cop26 voleva difendere i
suoi sussidi alle fonti fossili, destinati a garantire i livelli
di sussistenza alla popolazione più povera. Per questo è
riuscita a concordare con Usa, Cina e Ue che nel documento
finale si parlasse di riduzione (phase down) e non di
eliminazione (phase out).
Per gli indiani, a Glasgow "il principio di responsabilità
comuni ma differenziate fra i paesi è stato cristallizzato".
New Delhi ha fatto inserire nel documento finale (il Patto di
Glasgow per il clima) "il sostegno ai più poveri e ai più
vulnerabili" e "la necessità del sostegno per una transizione
giusta". I negoziatori indiani danno molta importanza alla
definizione del Paris Rulebook (le regole per l'applicazione
dell'Accordo di Parigi) e delle linee guida per i mercati
globali del carbonio (l'articolo 6 dell'Accordo).
I negoziatori indiani dicono di essere rimasti delusi dei
risultati della Cop26 rispetto alla finanza climatica (cioè gli
aiuti dei paesi ricchi a quelli poveri). Il "profondo rammarico"
nel documento finale per la mancata attivazione del fondo da 100
miliardi di dollari all'anno di aiuti è stato introdotto su
richiesta di New Delhi, sostengono i funzionari. (ANSA).