(ANSA) - ROMA, 18 NOV - Alla Cop26 di Glasgow "sono stati
fatti progressi positivi", ma "poiché i paesi sviluppati non
hanno pienamente risposto a preoccupazioni fondamentali dei
paesi in via di sviluppo, come adattamento, finanza e sostegno
tecnico, ci sono rammarichi e carenze nella sessione, e la
risposta globale al cambiamento climatico affronta ancora molte
sfide". Lo ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri
cinese, Zhao Lijian, in una conferenza stampa a Pechino, come
riferisce il sito del Ministero.
Il portavoce cita fra i successi della Cop26 che "i negoziati
sulle linee guida per l'attuazione dell'Accordo di Parigi nei
prossimi 6 anni sono stati completati, ed è stato adottato un
documento politico finale relativamente equilibrato, il Patto
per il clima di Glasgow, insieme con oltre 50 risoluzioni.
Questo ha posto le basi per la piena ed effettiva attuazione
dell'Accordo di Parigi".
Per la Cina "la conferenza ha sostenuto il multilateralismo,
riaffermato il principio delle responsabilità comuni ma
differenziate, e ha aderito agli obiettivi di lungo termine
dell'Accordo e a un approccio dal basso verso l'alto. Ha
mantenuto la stabilità delle norme internazionali e ha costruito
ulteriore consenso internazionale nel promuovere la transizione
energetica a basse emissioni".
"In un momento critico in cui i negoziati erano in stallo -
ha detto ancora Zhao -, Cina e Stati Uniti hanno diffuso la
'Dichiarazione congiunta di Glasgow su di una migliorata azione
climatica negli anni Venti', che ha fornito una soluzione
importante per colmare le differenze fra le parti. Con la
saggezza e le proposte della Cina, la delegazione cinese ha ha
salvaguardato effettivamente il principio di responsabilità
comuni ma differenziate e i diritti e gli interessi comuni dei
paesi in via di sviluppo, ha giocato un ruolo costruttivo
nell'adozione del documento finale e ha mostrato l'immagine
della Cina come una potenza responsabile". (ANSA).