Scuse ufficiali anche da parte del ministro britannico dell'Agricoltura, dell'Ambiente e della Pesca, George Eustice, nei confronti della collega disabile israeliana, Karine Elharrar, costretta ieri a rinunciare alla sua partecipazione alla CoP26 di Glasgow sul clima a causa di un disservizio dell'organizzazione dell'evento che ha suscitato scalpore e sdegno: in Israele e non solo.
"Ci scusiamo profondamente per questo incidente", ha detto il ministro alla Bbc, dopo che Elharrar è stata invitata come atto riparatorio a partecipare anche al faccia a faccia di oggi, a margine della conferenza sul clima, fra i primi ministri britannico e israeliano, Boris Johnson e Naftali Bennett, oltre a essere ricevuta dal numero due del Foreign Office, James Cleverly. "Non ci saremmo mai trovati in questa situazione se Israele ci avesse comunicato queste particolari esigenze", ha peraltro provato a giustificarsi Eustice; non senza ammettere in ogni caso come "ovviamente qualcosa sia andato storto" nell'organizzazione. Organizzazione sotto tiro anche per i diversi intoppi denunciati in queste prime giornate, nonché per le lunghe code che continuano a registrarsi nell'accesso dei delegati alle sessioni della conferenza Onu in corso a Glasgow: sullo sfondo degli stringenti controlli di sicurezza, di quelli sanitari relativi all'allerta Covid e in generale del gigantismo d'un evento a cui sono ammesse oltre 25.000 persone solo contando gli addetti ai lavori.
Per due ore - secondo l'ufficio della ministra - gli organizzatori della Cop26 hanno impedito ad Elharr, che soffre di distrofia muscolare, di entrare nel compound con il veicolo con il quale era arrivata. Le è stato quindi offerto di usufruire di una navetta ma si è scoperto che questa era non idonea al trasporto delle persone in sedia a rotelle. A questo punto ad Elharr non è rimasto che tornare nel suo albergo ad Edimburgo.
"E' stata una condotta scandalosa e non sarebbe dovuta avvenire", ha denunciato Elharr aggiungendo di non aver potuto raggiungere gli obiettivi del sua trasferta a Glasgow. L'ambasciatore inglese in Israele Neil Wigan in un tweet ha chiesto scusa alla Elharr per l'incidente mentre Bennett ha disposto che l'auto della Elharr faccia parte del suo convoglio ufficiale in modo da poter raggiungere senza problemi l'area centrale del summit.