Usciti di scena i capi di Stato e di Governo, alla Cop26 di Glasgow è stata protagonista la grande finanza. E se stasera non ci sarà un unico documento finale che metta nero su bianco gli impegni, la giornata ha tracciato comunque il sentiero su come la finanza pubblica e privata possa intervenire per contribuire a vincere la sfida climatica. Esordisce di prima mattina la direttrice del Fondo monetario internazionale che ribadisce come sia giusto imporre un prezzo al carbonio "65 dollari al 2030" ma è all'inviato dell'Onu per il clima e la finanza, l'ex governatore della Banca d'Inghilterra Marc Carney a dare il la alla giornata: "la Cop26 di Glasgow segna la presa di coscienza che i finanziamenti dei governi devono servire da moltiplicatore dei finanziamenti privati", spiega, anche perché per combattere la crisi climatica "servono 1 trilione di dollari all'anno di investimenti nei paesi in via di sviluppo".
E per fare questo servono regole : è sempre di stamane a Glasgow l'annuncio della banca centrale cinese di far uscire a breve la tassonomia comune sugli investimenti verdi con le altre banche centrali. Il cancelliere dello Scacchiere Sunak intanto annuncia l'intento di decarbonizzare la City. Su come gli investimenti pubblici e privati possano essere reciproci volani per il mantenimento del riscaldamento globale sotto 1,5 gradi si snoda il resto della giornata, affollata di molti annunci e molte cifre, ma anche da delegazioni troppo folte dei diversi Paesi che partecipano a Cop 26 con gli organizzatori costretti a scusarsi per il caos logistico. Comunque la notizia è che "il clima ora è nel mainstream della finanza", dice il presidente della Cop26, Alok Sharma: l'obiettivo è quello di attivare entro il 2022 il fondo di aiuto da 100 miliardi di dollari. Gli asset ci sono: la coalizione di banche e fondi per il clima Gfanz rappresenta 130 mila miliardi di dollari , il 40% dei capitali finanziari del mondo.
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Parallelamente al lavoro dei delegati degli stati, proseguono allo Scottish Event Centre gli eventi collaterali: convegni, forum, conferenze stampa di governi, imprese, istituzioni internazionali, centri studi, ong. Nel frattempo Greta Thunberg, che è sempre a Glasgow, ha annunciato uno sciopero del clima per venerdì mattina e una marcia per sabato.
Greta Thunberg ha indetto sui social due manifestazioni a Glasgow per i prossimi giorni, in concomitanza con la Cop26: uno sciopero del clima venerdi' 5 alle 11 a Kelvingrove Park e una marcia sabato 6 con partenza sempre da Kelvingrove Park alle 11:30. Per Greta i leader politici che si sono incontrati nei giorni scorsi alla Cop26 "usano greenwashing e bella retorica", ma "sembra già che stiano rinunciando all'obiettivo di 1,5 gradi". "Ma noi - prosegue Greta - non li lasceremo allontanare da quello". Per l'attivista svedese "da queste conferenze non verrà il cambiamento, se non ci sarà una grande pressione pubblica dall'esterno. Così tutti voi che potete, per favore unitevi alla nostra lotta!"
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