Greta Thunberg e altri giovani attivisti hanno predisposto una petizione legale destinata all'Onu per chiedere al segretario generale, Antonio Guterres, di dichiarare formalmente il problema del surriscaldamento globale come "emergenza climatica sistemica". Lo riferisce il Guardian dopo aver preso visione del documento, emerso a margine della conferenza internazionale sul clima Cop26, in corso a Glasgow, contro cui la giovane paladina svedese dell'ambiente ha protestato in piazza con decine e decine di migliaia di coetanei, denunciandone i lavori come fallimentari e additando a più riprese "il bla bla bla" dei leader del mondo.
Tra i 14 promotori originari della petizione, oltre a Greta Thunberg, figurano militanti della battaglia contro il cambiamento climatico di tutti i continenti, come Ranton Anjain e Litokne Kabua, delle Isole Marshall (che rischiano di finire sommerse), Ridhima Pandey (India), Alexandria Villaseñor (Usa), e Ayakha Melithafa (Sudafrica).
Nella versione del testo filtrata al Guardian, gli attivisti chiedono al segretario generale Guterres e ad altre agenzie Onu di "mettere in moto una risposta generalizzata della Nazioni Unite all'emergenza". E di farlo in termini di "azione globale sul clima" a tutti livelli.
Citando a mo' di esempio quanto fatto nei mesi scorsi da Guterres e da altri organismi di Palazzo di vetro per disporre un'azione coordinata in risposta alla pandemia da Covid, Greta & co. aggiungono: "L'emergenza climatica, che minaccia ogni persona sul pianeta in un futuro prevedibile, è grave almeno quanto la pandemia globale. Per questo richiede un'urgente azione internazionale analoga".