(ANSA) - GLASGOW, 11 NOV - Sono tre i meccanismi di mercato
internazionale delle emissioni di carbonio previsti
dall'articolo 6 dell'Accordo di Parigi, sui quali si sta
trattando alla Cop26 di Glasgow. Le tre bozze dei documenti per
l'attuazione di questi meccanismi sono state pubblicate sul sito
della conferenza. Tutti e tre i sistemi secondo l'Accordo debono
essere realizzati, perché si integrano fra di loro.
Il primo meccanismo, al paragrafo 2 dell'articolo 6, è simile
all'Ets dell'Unione europea. Prevede un scambio di quote di
emissioni fra gli stati. Il secondo meccanismo, al paragrafo 4,
è di tipo progettuale, cioè basato su progetti: prevede che uno
stato possa realizzare un intervento di decarbonizzazione in un
altro stato (una centrale solare o eolica o un impianto di
riciclo, ad esempio), e questo compensa in una misura
prestabilita le sue emissioni.
I primi due meccanismi sono di mercato, mentre il terzo, al
paragrafo 8, è definito di "non mercato". Non è basato su scambi
economici come gli altri, ma sulla cooperazione internazionale.
Uno stato può realizzare un intervento di decarbonizzazione
all'estero, e questo viene quantificato come un suo contributo
al fondo da 100 miliardi di dollari all'anno per gli aiuti sulla
decarbonizzazione ai paesi meno sviluppati, previsto
dall'Accordo di Parigi. Il fondo doveva essere attivato già nel
2020, e a Glasgow l'obiettivo è di farlo partire entro il 2023.
(ANSA).