(ANSA) - LONDRA, 12 NOV - La seconda bozza di documento della
CoP26 è complessivamente "più forte" della precedente sugli
impegni richiesti agli Stati del mondo contro il
surriscaldamento della Terra, ma "non è ancora all'altezza" di
garantire il contenimento delle temperature del pianeta entro il
tetto di 1,5 gradi in più rispetto all'era pre industriale. Lo
ha detto, commentando alla Bbc il testo emerso oggi alla
conferenza di Glasgow a poche ore dalla conclusione dei lavori,
lord Nicholas Stern: economista di chiara fama, pioniere della
denuncia del global warming e autore nel 2006 del Rapporto Stern
sui cambiamenti climatici.
Il linguaggio del documento "è più specifico e più
propositivo", ha comunque aggiunto l'esperto, affermando che dà
se non altro il segno di "un maggiore senso d'urgenza" rispetto
a prima e che tutto sommato "va oltre quanto ci saremmo
aspettati ancora pochi giorni fa". "Ora occorre far leva su
questo progresso per mettere in piedi entro l'anno prossimo un
sistema tale da consentire, spero, alla presidenza egiziana"
destinata a subentrare a quella britannica per la CoP27 del 2022
di "trasformare" in quella sede "le intenzioni in impegni
concreti".
Parole di cauto incoraggiamento sul documento arrivano pure
dai partiti della sinistra ambientalista britannica per bocca
della first minister indipendentista del governo regionale
scozzese Nicola Sturgeon, co-padrona di casa della CoP26, e del
ministro ombra laburista Ed Miliband. Secondo i media del Regno,
nel complesso la seconda bozza dà ai governi del globo
indicazioni più stringenti e più rapide sui piani di riduzione
delle emissioni nocive, ma alleggerisce taluni impegni specifici
sull'uso del carbone e di altri combustibili fossili, pur
mantenendo l'obbiettivo dell'azzerramento in prospettiva. Mentre
rafforza gli obblighi sugli aiuti finanziari promessi dagli
Stati più ricchi a quelli più poveri a sostegno della
transizione verso la sostenibilità. (ANSA).