(ANSA) - LONDRA, 12 NOV - I mirabolanti stanziamenti pubblici
e privati promessi dai Paesi ricchi a quelli più svantaggiati
per sostenere la transizione verso la sostenibilità climatica e
consentire loro di limitare gli effetti del surriscaldamento
climatico che già subiscono, vanno versati, non evocati sulla
carta. Lo ha detto alla Bbc, a margine della conferenza Onu di
Glasgow sul clima CoP26, l'attivista ugandese Vanessa Nakata,
protagonista al fianco di Greta Thunberg nelle proteste
giovanili contro i leader, tornando a denunciare i ritardi e i
rinvii di finanziamenti annunciati da anni.
"La verità è che le promesse non fanno smettere le persone di
soffrire o il pianeta di surriscaldarsi", ha tagliato corto
l'attivista 24enne, commentando l'impegno da 100 miliardi di
dollari ridefinito a Glasgow entro la fine del 2022. "Noi stiamo
ancora aspettando - ha rincarato, riferendosi alle popolazioni
africane e di altre aree a rischio del mondo meno sviluppato - e
questo è profondamente ingiusto tenuto conto che i Paesi
(poveri) più esposti alla crisi climatica sono i meno
responsabili dell'innalzamento globale delle temperature".
(ANSA).