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Cop26: think tank, su loss & damage un primo passo

"Ma resta il problema dell'accesso al credito per paesi poveri"

Redazione ANSA GLASGOW

(ANSA) - GLASGOW, 13 NOV - La bozza di documento finale della Cop26 diffusa stamani presenta "novità su perdite e danni (loss & damage o L&D), con il paragrafo 73 che per la prima volta include una serie di dialoghi (4 fino al 2023) per identificare la finanza in materia. Però non indica né una data per prendere una decisione, né un processo continuativo, né se ci saranno effettivamente dei volumi mobilitati. Ma è finora il segnale politico più forte su L&D, e la prima volta che si apre un dialogo su questo tipo di finanza". Lo scrive Luca Bergamaschi, co-fondatore di Ecco, il think tank italiano indipendente per il clima.
    "I Diritti speciali di prelievo (SDRs) vengono riconosciuti come una parte di nuovi volumi finanziari - prosegue Bergamaschi -, ma non è chiaro se riusciranno effettivamente a dare accesso a chi ne ha più bisogno, ovvero dovranno tenere conto delle vulnerabilità reali dei paesi. Perché la questione dell'accesso ai fondi e come valutare i livelli di debito dei paesi più colpiti dagli impatti è centrale. Al momento ci sono condizioni, soprattutto nel FMI, che impedirebbero l'accesso a chi ne ha più bisogno. Questo va cambiato nel 2022".
    "Il testo - prosegue il ricercatore - non riconosce le riforme necessarie per portare le Banche multilaterali di sviluppo a mobilitare i trilioni necessari alla trasformazione, come auspicato dal Presidente Draghi. Senza un processo politico esterno ai negoziati e che includa i massimi livelli, sarà impossibile mobilitare i trilioni necessari per i paesi più bisognosi".
    Per Bergamaschi la bozza "mantiene gli elementi di accelerazione per l'1,5, come presentare nuovi piani di medio periodo per la riduzione delle emissioni già nel 2022. Anche l'uscita dal carbone rimane, come l'uscita dai sussidi fossili, anche se rimane l'aggettivo "inefficienti" riferito ai sussidi, annacquando il testo. La bozza mantiene anche il raddoppio della finanza per l'adattamento al 2025". (ANSA).
   

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