(ANSA) - LONDRA, 14 NOV - A un passo dalle lacrime "perché ho
sentito il peso del mondo sulle mie spalle": così Alok Sharma ha
spiegato oggi il motivo del groppo in gola mostrato ieri a
Glasgow a conclusione della Cop26 di Glasgow. Il ministro
britannico, presidente della conferenza internazionale sul clima
chiusasi nelle scorse ore in Scozia, ha peraltro aggiunto di
essere orgoglioso dell'accordo raggiunto, durante una conferenza
stampa tenuta a Downing Street per fare il punto sui risultati
accanto al premier Boris Johnson; e di essersi detto
"dispiaciuto" per la sensazione data al mondo di una procedura
opaca, non per un epilogo che al contrario ha ribadito di
considerare positivo e "storico".
L'accordo "era assolutamente in pericolo" e invece "lo
abbiamo portato al traguardo", ha insistito Sharma. Quanto agli
impegni sul carbone, "avrei voluto un linguaggio più forte", ha
riconosciuto, non senza notare tuttavia come il riferimento al
testo sulla volontà di "ridurre gradualmente" (phase-down) l'uso
del carbone (come preteso da India e Cina) invece che
"eliminarlo gradualmente" (phase-out) va comunque bene: visto
che "prima di eliminarlo bisogna ridurlo".
Ha inoltre ricordato come nessuno potesse prevedere un
qualunque riferimento esplicito sul superamento del carbone nel
testo finale, cosa del tutto inedita nei documenti delle
precedenti CoP.
Sia Johnson sia Sharma hanno del resto elogiato gli impegni
annunciati dall'India per un percorso di decarbonizzazione a
tempo. Il premier ha inoltre notato che sarebbe stato "un errore
fatale" pretendere da Glasgow un superamento come d'incanto del
problema del cambiamento climatico tout court; e ha rimarcato
che la conferenza doveva rappresentare e ha rappresentato un
passo in avanti. Un passo, ha concluso, che alimenta
"l'ottimismo" e offre "una speranza" - avendo fissato "obiettivi
raggiungibili" che starà ai governi dei vari Paesi rispettare -
per mantenere il surriscaldamento della Terra entro la soglia
vitale di 1,5 gradi in più rispetto all'era pre industriale.
(ANSA).