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Cop26: think tank Ecco, Italia mai così attiva a una Cop

Bergamaschi (Ecco): Cingolani si è speso su aiuti, è mancata Ue

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 15 NOV - "Il ruolo dell'Italia è stato positivo e propositivo alla Cop26 di Glasgow. Non si era mai vista un'Italia così attiva a una conferenza sul clima". E' il comento di Luca Bergamaschi, co-fondatore del think tank italiano sul clima Ecco.
    "Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel negoziato per il documento finale si è speso molto per la finanza climatica per i paesi meno sviluppati, portando avanti la visione del nostro premier - prosegue Bergamaschi -. Per Draghi, le banche di sviluppo devono mobilitare la finanza privata: servono piattaforme di investimenti fra pubblico e privato dove condividere i rischi, sotto la guida degli stati".
    Il ricercatore di Ecco ammette che sugli aiuti ai paesi meno sviluppati la Cop ha dato risultati deludenti, sia sul fondo da 100 miliardi di dollari all'anno per la decarbonizzazione, che sull'ipotesi di un fondo per ristorare perdite e danni del cambiamento climatico. "Ma Cingolani su questi dossier ha lavorato molto - spiega Bergamaschi -. E' la Ue, che conduceva le trattative, che non ha fatto abbastanza" Secondo il ricercatore "al di fuori del negoziato, l'Italia ha preso due impegni. Uno forte, firmando l'accordo per porre fine al sostegno pubblico agli investimenti oil & gas all'estero, e uno debole, l'adesione solo come "friend" all'alleanza Boga per cessare la produzione di idrocarburi. Ma anche questo è un primo passo: il nostro paese riconosce che non servono più nuove trivelle, e che quelle esistenti vanno inquadrate in una strategia di zero emissioni". (ANSA).
   

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