"Sussiste l'inadempimento di Autostrade agli obblighi di custodia e restituzione e di manutenzione" in "relazione all'evento del 14 agosto 2018", il crollo del ponte Morandi. Queste le conclusioni della relazione della commissione di tecnici del Ministero delle Infrastrutture. Tali adempimenti, dicono i giuristi "hanno il carattere della gravità in relazione all'interesse complessivo affidato alla cura del concedente". Il crollo del Ponte Morandi è "il tratto finale di una sequenza casuale, da tempo in corso, che il concessionario non è stato in grado di arrestare o deviare pur essendo a ciò tenuto". La relazione elenca una lunga serie di allarmi e segnali di degradazione dell'opera "senza che facesse riscontro l'intensificarsi della spesa per interventi strutturali che anzi dal 2005 ad oggi è stata pari a soli 440 mila euro". Per i giuristi di Aspi è "possibile rinegoziare la convenzione". Aspi potrebbe aprire un contenzioso anche se lo Stato ha la possibilità di chiedere "un risarcimento degli ingenti danni".