Ottanta tra sindaci e amministratori hanno sottoscritto un documento con il quale si invita il governatore ligure Giovanni Toti a non disporre nuove ordinanze nella gestione della Fase 2 "privilegiando realismo e senso di responsabilità". Tra i firmatari i sindaci di Savona Caprioglio e Imperia Scajola. "In linea con quanto affermato dal presidente di Anci Decaro, che ha giustamente stigmatizzato il 'protagonismo regionale'" i sindaci ribadiscono "la necessità di una coerenza istituzionale tra le decisioni dello Stato e degli Enti territoriali".
Nel documento in possesso dell'ANSA, firmato da amministratori di centrosinistra e centrodestra, si legge che "da Amministratori Locali, condividiamo l'esigenza e la volontà di favorire al più presto una riapertura, possibilmente anche anticipata, delle diverse attività economiche per permettere la ripresa e il rilancio dei nostri territori, ma chiediamo che questa avvenga di concerto con il Governo e con i Comuni per evitare ulteriore confusione.
In conformità con le Linee Guida indicate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della Salute - scrivono i sindaci -, chiediamo e ribadiamo la necessità di una coerenza istituzionale tra le decisioni assunte dallo Stato centrale e dagli Enti Territoriali" I firmatari chiedono alla Regione "di mantenere alta l'attenzione sul fronte sanitario" in quanto "i dati dell'epidemia riferiti alla Liguria non permettono abbassamenti dei livelli di guardia: il primo di maggio si è registrata la più alta percentuale di crescita di contagiati, +1,63%, con la Lombardia al +0,97% e con la media nazionale al +0,60%".
Tra i firmatari anche il sindaco reggette di Alassio Angelo Galtieri, quello di Albenga Riccardo Tomatis, di Sestri Levante Valentina Ghio, di Arenzano Luigi Gambino, di Arcola Monica Paganini, di Camogli Francesco Olivari, di Deiva Marina Alessandra Avegno, di Bonassola Giorgio Bernardin, di Monterosso al mare Emanuele Moggia, di Santo Stefano Magra Paola Sisti.