Tutti i piccoli Comuni della Valle d'Aosta sono stati ricompresi tra i beneficiari della cosiddetta "Legge Realacci". L'elenco è stato approvato dalla Conferenza unificata.
"Con la sola eccezione di Aosta che ha una popolazione superiore ai 5 mila abitanti - spiega Franco Manes, presidente del Celva - 73 piccoli Comuni valdostani potranno usufruire dei finanziamenti previsti da una legge che è nata per sostenere le piccole amministrazioni del Paese, l'ultimo miglio istituzionale delle aree interne e marginali. È un modo per dare concretezza all'autonomia che l'ordinamento costituzionale riconosce ai Comuni, ma che, troppo spesso, si fa fatica a realizzare in assenza di adeguate risorse".
Per rendere operativa la fase di utilizzo delle risorse dovrà essere emanato un altro Dpcm, che predisporrà il Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni e fisserà le priorità degli interventi, da realizzare con il Fondo dedicato, la cui dotazione attuale ammonta a 160 milioni di euro in sei anni.
"Dobbiamo procedere rapidamente nei tempi di attuazione - prosegue Manes - ma anche aumentare le risorse disponibili.
Prioritari per i piccoli Comuni valdostani sono gli interventi mirati a ridurre il digital divide tra i territori, il mantenimento dei servizi essenziali (esercizi di prossimità, scuole di villaggio, sportelli postali e bancari, medici di base), la valorizzazione del patrimonio ambientale e forestale, lo sviluppo di una green economy, la tutela delle produzioni tipiche".