Per superare il gap con le altre regioni in termini di capacità di innovazione la Valle d'Aosta punta anche a "creare una zona franca per la ricerca". Lo ha spiegato Tamara Cappellari, coordinatrice del dipartimento Sviluppo economico ed energia. L'occasione è stata l'evento 'Politiche di sviluppo del territorio per una Valle d'Aosta digitale, sostenibile e green', in cui sono anche stati presentati i 18 progetti supportati dal Bando Aggregazioni R&S, finanziato nell'ambito del Programma investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (Fesr) con oltre 6,6 milioni di euro.
"Per noi - ha sottolineato Cappellari - è un punto importantissimo la creazione di un tessuto che sia il più possibile adatto alla ricerca. Fare ricerca vuol dire creare sviluppo". Le altre sfide individuate dalla Regione Valle d'Aosta per la programmazione 2021-2027 riguardano il sostegno alle piccole e medie imprese per affrontare al meglio la transizione digitale e verde, il superamento del gap con le altre regioni in termini di imprese e occupati nei settori ad alta intensità di conoscenza, l'assenza di lavoratori qualificati nei settori economici emergenti e il rafforzamento della pubblica amministrazione al fine di rendere il territorio valdostano un contesto favorevole all'innovazione.