(ANSA) - NAPOLI, 28 MAR - Un giovane, Marco Marino, trentenne di Pozzuoli, ritenuto appartenente alla galassia anarco-insurrezionalista partenopea, accusato di avere compiuto il 4 marzo 2021 l'attentato ai danni del Consolato Onorario di Grecia a Napoli, è stato arrestato dalla Polizia di Stato.
Secondo quanto emerso dalle indagini della Digos (coordinata dal primo dirigente Antonio Bocelli), il giovane, entrato in azione insieme con un complice, per mettere a segno l'attentato ha utilizzato un ordigno di tipo improvvisato e illegale composto da un artificio pirotecnico esplodente denominato "Rambo", assemblato, mediante carta gommata, a una bomboletta spray di deodorante che, al momento della deflagrazione, ha causato conseguenze sia dirompenti che incendiarie.
Al ragazzo viene contestata dagli inquirenti (Digos e Procura di Napoli) l'aggravante terroristica ed eversiva dell'ordine democratico: l'attentato aveva l'obiettivo di destabilizzare le istituzioni della Grecia per costringerle ad astenersi o a modificare decisioni attinenti il trattamento carcerario dei condannati per terrorismo.
Il 30enne arrestato, che ha numerosi precedenti specifici, è piuttosto noto nell'ambiente anarichico non solo in Italia ma anche all'estero. La Digos ha eseguito, oltre alla notifica del provvedimento, anche tre perquisizioni nel corso delle quali è stato trovato e sequestrato materiale propagandistico. Sequestrati anche i dispositivi informatici (computer e cellulari) sui quali sarà eseguiti accertamenti. Marino si trova ora chiuso nel carcere napoletano di Secondigliano. Le perquisizioni dei poliziotti si sono estese anche a due donne, entrambe note anarchiche, una napoletana e una toscana. (ANSA).