In 5 anni 40 milioni di euro investiti in ricerca sulla sclerosi multipla. Ben 117 progetti di ricerca scientifica in corso per un valore di circa 16 milioni di euro e 200 i ricercatori a lavoro. A fare il punto sull'impegno della Fondazione Italiana sclerosi multipla (Fism) è stato uno dei webcast che ha visto oggi a confronto rappresentanti delle istituzioni, pazienti e clinici, in occasione della settimana dedicata a questa malattia. La pandemia Covid-19 ha evidenziato come ricerca e salute debbano formare un ecosistema unico e interdipendente, perché quello che si investe in ricerca oggi corrisponde a una possibilità di cura e di migliore qualità di vita di domani. "Questo è valido anche per la sclerosi multipla. Le ricerche attualmente in corso", precisa il presidente Fism, Mario Alberto Battaglia, che commenta così i dati emersi dal Barometro 2021, "si concentrano in particolare su come rallentare progressione della malattia e sullo scoprirne la causa. Abbiamo oggi allo studio 15 nuove molecole allo studio che potrebbero diventare in futuro farmaci per la forma progressiva. Ma l'ultimo anno ha visto anche crescere la ricerca su sclerosi multipla e Covid, inclusi gli effetti della malattia e dei vaccini sui pazienti e sui loro rischi in caso di infezione da Sars-Cov-2". In questi anni di ricerca, ha sottolineato Paola Zaratin, direttore scientifico Fism, "abbiamo imparato che studiare la sclerosi multipla permette di portare nuovi importanti elementi di conoscenza trasversali, anche per altre malattie neurologiche croniche e degenerative. È importante l'interdisciplinarietà" così come sono necessarie tre linee guida a cui ispirare la ricerca: "Corresponsabilità, coinvolgimento del paziente e strumenti per la valutazione dei risultati". In linea con l'Agenda Europea, e forti dai risultati del Barometro, ha concluso Zaratin, "Fism è pronta a contribuire al Programma nazionale per la ricerca e si aspetta anche di esser coinvolta dal pubblico come acceleratore di innovazione".
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AISM