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UDINE, 30 GIU - La convinzione che l'istruzione è "fondamentale per promuovere la sostenibilità economica, sociale e ambientale", e quella superiore promuove "la partecipazione democratica nella vita sociale e la mobilità sociale"; un invito a favorire il ruolo dell'Alta formazione nelle nuove generazioni, soprattutto tra le donne e nei Paesi in via di sviluppo, anche tramite la mobilità internazionale, con un ruolo trainante delle istituzioni europee. Sono i punti principali del 'Manifesto' del G7 Università, approvato dai partecipanti all'incontro internazionale, conclusosi oggi a Udine.
In quattro tavoli tematici, più di 250 esponenti dei maggiori Atenei mondiali dei sette Paesi più sviluppati, più altri da Spagna, Giordania e Città del Vaticano, hanno declinato nel documento le richieste alle autorità politiche per il futuro del pianeta.
Il Manifesto chiede innanzitutto di "implementare collaborazioni transdisciplinari" e "aumentare il peso degli argomenti di sostenibilità economico, sociale, culturale e ambientale" nei corsi e nei Master. Vengono quindi sollecitate azioni di partnership tra istituzioni universitarie e attori esterni di Paesi ricchi e in via di sviluppo.
Tra la proposte più innovative, rientra una sorta di "passaporto studentesco" che consenta di trasferire in ogni punto del globo il diritto all'istruzione e le competenze acquisite. Questo viene legato a una richiesta di impegno agli Atenei nel promuovere l'insegnamento della cittadinanza globale come campo interdisciplinare, con corsi per tutti gli indirizzi di studio e la flessibilità dei piani studio con attori anche non accademici.
Infine, il Manifesto chiede in particolare ai Paesi europei di prendere l'iniziativa,di diffondere esperienze di mobilità simili all'Erasmus per gli studenti di tutto il mondo, e di operare perché la competenza in questo campo venga affidata all'Ue.
In collaborazione con:
Speciale G7 Atenei