Sfide e prospettive
della formazione continua, competenze, la loro spendibilità nei
moderni mercati lavorativi e il raccordo tra formazione e
lavoro: sono i temi della seconda edizione del forum sulla
formazione continua, organizzato da Fondo For.Te., fondo
paritetico interprofessionale nazionale per la formazione
continua del terziario, in collaborazione con 24 Ore Eventi.
Due giornate, oggi e domani, in cui esperti, aziende, parti
sociali e istituzioni, si confronteranno, concentrandosi su
formazione continua e competenze: "Fattori essenziali - spiegano
gli organizzatori - per affrontare con successo le sfide attuali
e future legate all'occupabilità, alla competitività delle
aziende e allo sviluppo del Paese. L'appuntamento conferma il
percorso già avviato lo scorso anno da For.Te., che vede
nuovamente il fondo al centro del dibattito sulla formazione
continua in Italia e sulle sue connessioni con i moderni mercati
del lavoro".
La seconda edizione del forum gode del patrocinio del
Parlamento Europeo, nell'ambito dell'anno europeo delle
competenze promosso dalla Commissione Europea. "Proprio
richiamando le parole della presidente Ursula Von Der Leyen, che
ha più volte sottolineato la necessità di concentrare
maggiormente gli sforzi e gli investimenti sulla formazione
professionale e sull'aggiornamento - sottolinea Paolo Arena,
presidente di Fondo For.Te. - raccogliamo l'invito e apriamo il
secondo forum sulla formazione continua, consapevoli delle sfide
che ci aspettano, che ci portano non più ad immaginare ma a dare
forma al futuro".
La prima grande sfida che lancia il forum è quella
dell'innovazione e della competitività: "C'è una parola d'ordine
- afferma Arena - nei moderni mercati del lavoro: formazione. È
cruciale adeguare le competenze dei lavoratori per rimanere
competitivi, con una formazione mirata, personalizzata e che ben
si coniuga con le 'tecnologie abilitanti'".
Del resto, nonostante un'economia in affanno, il mercato del
lavoro sta resistendo. Ad agosto (dati Istat) l'occupazione ha
continuato a salire (dopo una frenata a luglio): la
disoccupazione è scesa al 7,3%, con - 0,2 punti rispetto a
luglio (ai minimi da 14 anni), e l'occupazione è salita al
61,5%, con un + 0,1% sul mese precedente. Permangono però
diversi elementi critici che sono rappresentati soprattutto
dalla ancora scarsa partecipazione femminile al mondo del lavoro
(il 43% delle donne è inattivo) e dalla difficoltà della
popolazione giovane di inserirsi nei contesti lavorativi. Nel
2022 i giovani che non studiano e non lavorano sono quasi un
quinto della popolazione tra i 15 e 29 anni (circa 1,7 milioni
di ragazzi). Un tasso di 7 punti superiore a quello della media
europea.
Inoltre, le imprese italiane, soprattutto quelle di ridotte
dimensioni, sebbene con piccoli segnali di miglioramento,
continuano a registrare, in termini di risorse umane e
riorganizzazione dei processi, grandi difficoltà nella
definizione e nella messa in opera di adeguate strategie di
reazione. La fotografia è di Excelsior: da mesi la difficoltà
segnalata dalle aziende, ormai di tutti i settori produttivi,
interessa quasi un'assunzione su due. Il motivo principale è
l'assenza di candidati. Ogni anno (stando al Ministero
dell'Economia) si perdono centomila studenti tra i banchi.
In questo contesto, è stato sottolineato nelc orsod ella
conferenza stampa, la formazione è centrale. Ma, stando ai dati
Eurostat, l'Italia riporta un tasso di partecipazione alle
attività formative inferiore di 2,3 punti percentuale rispetto
alla media europea. La Svezia è il Paese che registra la
percentuale più alta 36,2% e l'Italia (9,6%) è distante anche
dal valore medio europeo (11,9%).
I fondi interprofessionali, hanno evidenziato gli
organizzatori del forum, grazie alla collaborazione con aziende
e istituzioni formative, sono oggi più che mai un soggetto
centrale. Dalla loro nascita, 20 anni fa, "hanno saputo
esprimere strategie formative flessibili ed adattabili alle
esigenze del lavoro e delle persone, favorendo equità ed
inclusione".
"A testimonianza della propria attività, orientata al
miglioramento continuo, alla semplificazione, all'ascolto dei
diversi protagonisti coinvolti nella formazione, Fondo For.Te. -
spiega la vicepresidente Rosetta Raso - ha voluto sviluppare il
progetto immaginato da tempo, dando seguito a questa seconda
edizione del forum che rappresenta una opportunità per costruire
una comunità che condivida obiettivi, linguaggio e valori".
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