Dopo la vittoria per 2-0 sulla Spagna, la Nazionale guarda alla Germania, che incontrerà sabato nei quarti dell' Europeo.
La maledizione Italia e' una croce che il calcio tedesco sopporta con dignita' e rassegnazione, frutto di mezzo secolo di sfide finite malissimo.
Un'era geologica nel frenetico calcio attuale, segno che il complesso ha anche componenti psicologiche ed e' duro da rimuovere.
Il primo scheletro nell'armadio tedesco e' anche la sfida piu' famosa: il match del secolo del 1970 all'Azteca con Schnellinger che impatta Boninsegna e schiude i supplementari, la doppietta di Mueller, l'errore di Rivera e il riscatto immediato col gol a occhi chiusi che fissa il 4-3 che scatena nella notte la festa di popolo che inonda le piazze italiane per una finale mondiale poi malamente persa col Brasile di Pele'.
Schegge della storia del calcio che proseguono col pianto di Cabrini per il rigore sbagliato nella finale 1982, poi il gol di rapina di Pablito, l'urlo immortale di Tardelli, la gioia scanzonata di Pertini per il 3-1 di Rossi della nazionale di Bearzot.
Passa quasi un quarto di secolo e la Germania pregusta la rivincita piu' dolce, nella semifinale dei mondiali in casa del 2006: ancora supplementari e ancora Italia con la gioia incredula dell'umile Grosso che schiude la finale al 119' prima del sigillo di Del Piero e poi corre a perdifiato sul prato di Dortmund.
Nel 2012 agli europei di Varsavia L'italia batte la Germania per due a 1 con una doppietta di Balotelli. Inutile il rigore di Ozil. La vittoria traghetta l'Italia di Prandelli in una finale senza storia con la Spagna.
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