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Svezia

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Svezia (foto: Ansa)

Svezia

Tanta organizzazione ma poca fantasia

Sola nazione capace di ospitare un Mondiale, conquistarsi la finale e perderla, la Svezia non ha mai ripetuto la marcia nel 1958 (quando fu battuta 5-2 dal primo Brasile di Pelé). E' comunque arrivata in semifinale nell'unico altro torneo ospitato, l'Europeo del '92, prima volta in cui ha partecipato alla fase finale del torneo continentale. Due anni dopo vinse la medaglia di bronzo al Mondiale. Non è riuscita a qualificarsi per le ultime due edizioni del torneo iridato, nonostante il talento indiscusso in attacco del suo giocatore più rappresentativo, Zlatan Ibrahimovic, ma ha partecipato agli ultimi cinque Europei.
Nel 2012 ha perso contro Ucraina e Inghilterra, nonostante si fosse trovata in vantaggio nella ripresa in entrambe le partite ed era già eliminata prima dell'ultima, quando un bel gol in acrobazia di Ibrahimovic le ha dato la vittoria per 2-0 contro la Francia.
In Francia la squadra del Ct Erik Hamren è arrivata grazie al doppio spareggio: ha superato la Danimarca con il contributo decisivo del solito Ibrahimovic (3 reti tra andata e ritorno), che ora minaccia di segnare un altro gol di tacco a Buffon, come agli Europei del 2004 in Portogallo (Italia e Svezia si affronteranno il 17 giugno a Tolosa, ore 15). Era l'anno del "biscotto" di Svezia e Danimarca ai danni degli azzurri, l'unica occasione in cui i gialloblù hanno superato la fase a gironi.
Nelle qualificazioni la stella del Paris SG ha segnato 11 volte, confermandosi nel ruolo di capocannoniere dei suoi. In porta c'è l'ex juventino Andreas Isaksson, a centrocampo Albin Ekdal (altro ex 'italiano') insieme a Kim Kallstroem, mentre a fare da spalla ad Ibra in avanti c'è Marcus Berg, che spesso si prende i rimproveri del compagno che quando c'è da concludere in porta vorrebbe sempre l'ultima parola. Anche la Svezia, come l'Irlanda, abitualmente gioca con il 4-4-2. Nel girone delle qualificazioni, superato come una delle migliori terze, è finita a dieci punti dall'Austria. L'Italia, però, non la batte dall'Europeo del 2000.
I lavoro di amalgama del selezionatore Hamren tra senatori e ottimi giovani provenienti dall'Under 21 (sono campioni europei in carica) procede bene, ma lentamente. Nel complesso una nazionale con buona organizzazione, ma priva di grandi talenti da affiancare a Ibra, scarsa fantasia ed una difesa non impeccabile (nove gol incassati in 10 partite nei gironi).

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