Il Belgio è non solo la squadra con la quale l'Italia inizia l'Euro 2016 (il 13 giugno a Lione, ore 21), ma anche - apparentemente - l'ostacolo più alto del gruppo E, come testimonia il ranking Fifa nel quale i "diavoli rossi" occupano il secondo posto, dietro l'Argentina. In bacheca un solo trofeo, ormai datato (l'oro olimpico di Anversa 1920), ma la squadra, guidata dal Ct Marc Wilmots, è considerata una delle selezioni con le maggiori prospettive di crescita.
Nel Mondiale in Brasile del 2014 (dopo 12 anni di assenza da un torneo internazionale) il Belgio è partito come una delle possibili rivelazioni, arrivando fino ai quarti, dove dovette arrendersi all'Argentina, poi finalista.
Un buon torneo dunque, anche se ci si poteva aspettare di più da una nazionale che vanta giocatori di esperienza come il difensore del Manchester City Vincent Kompany (infortunatosi in Champions sarà assente in Francia, al suo posto Jason Denayer), accanto a compagni già con carriere importanti, come il centrocampista dello Zenit Alex Witsel, l'esterno offensivo del Chelsea Eden Hazard e Kevin De Bruyne, giocatore simbolo del Belgio per il quale il Manchester City ad agosto 2015 versò 70 milioni al Wolfsburg. Nelle qualificazioni all'Europeo ha vinto il gruppo B con 23 punti, davanti a Galles, Bosnia, Israele, Cipro e Andorra.
Nell'ultima partita giocata contro l'Italia, l'amichevole del 13 novembre 2015 a Bruxelles (la tragica notte degli attentati parigini), il Belgio ha battuto gli Azzurri 3-1, confermando di essere una realtà emergente del calcio moderno. Il modulo preferito da Wilmots è il 4-2-3-1 nel quale quantità e qualità si armonizzano grazie all'altissimo tasso di talento (specie a centrocampo) ed all'organizzazione tattica applicata con dedizione assoluta.
La rosa è degna di una squadra importante ed ormai matura: Courtois e Mignolet in porta; una difesa forte soprattutto al centro (con i vari Alderweireld, Vertonghen e Vermaelen) e un po' meno nutrita sulle fasce. A centrocampo il romanista Nainggolan, il folletto Witsel, il capellone del Manchester United Fellaini, la coppia del Tottenham Dembelè-Chadli. In avanti attenzione alle serpentine ubriacanti di Hazard, pronto non solo a concludere in prima persona, ma anche ad innescare due animali d'area di rigore come Lukaku (Everton) e Benteke (Liverpool). E, ancora, il napoletano Mertens e Origi, ventenne di belle speranze che sta esplodendo nel Liverpool.