Smaltite le delusioni dell'Europeo giocato in casa nel 2012, e finito già nella fase a gironi, e della mancata qualificazione al Mondiale brasiliano, la Polonia ci riprova. Si presenta per la terza volta consecutiva alla fase finale del torneo continentale, e l'obiettivo è di arrivare finalmente alla fase dell'eliminazione diretta. Vorrebbe dire superare lo scoglio del gruppo C, in cui i biancorossi troveranno una rivale tradizionale, quella Germania contro cui hanno già giocato nelle qualificazioni e che la sorte ha riproposto anche per l'avventura in terra di Francia.
Proprio la vittoria per 2-0 sulla Germania fresca campione del mondo, nell'ottobre 2014, ha dato alla Polonia la spinta per crederci fino in fondo. Una parte decisiva l'ha poi recitata Robert Lewandowski, micidiale bomber anche in nazionale, visto che ha segnato 13 gol nelle dieci partite delle eliminatorie trascinando i compagni ad Euro 2016.
Ma questa Polonia non è solo il suo centravanti, perchè ci sono altri elementi che la rendono formazione da prendere con le molle. Gente del calibro di Kuba Blaszczykowski, KamilGlik (il capitano del Toro è un titolare fisso), LukaszPiszczek e Wojciech Szczesny, che si alternerà in porta con LukaszFabianski, sa bene cosa vuol dire giocare ad alti livelli e possiede ala giusta esperienza. Il modulo preferito dal ct Adam Nawalka è il 4-4-2, con Milik, attaccante nuova 'stella' dell'Ajax, davanti a far coppia con 'Lewa'. Ad assicurare un'iniezione di talento è il 21enne Linetty, che ha anche una bella progressione palla al piede ed è il pupillo del presidente della federcalcio Zibì Boniek, che l'ha consigliato a un paio di squadre italiane.
A guidare la truppa delle aquile c'è Nawalka, che da giocatore partecipò ai Mondiali del 1978 e fu una bandiera del Wisla Cracovia, la squadra per cui simpatizzava Karol Wojtyla. Nawalka ha avuto il merito di crederci fin dall'inizio: "sapevo che potevamo farcela - ha spiegato - e non ho mai preso in considerazione l'ipotesi di un fallimento. Abbiamo cambiato preparazione fisica e mentale, e fatto un lavoro fantastico, ricostruendo la fiducia attorno alla nostra nazionale".
Un momento difficile il ct lo ha vissuto quando ha convocato il 33enne Sebastian Mila del Lechia Danzica ma si è difeso spiegando che "è uno che non ha mai tradito". In Italia è stato a Empoli per capire se Zielinski e Skorupski possono venirgli utili per il torneo continentale in Francia. Ora è consapevole che "il difficile deve ancora arrivare", ma giura che i suoi faranno bene fin dall'inizio, ovvero il match d'esordio contro l'Irlanda del Nord.
Ma è certo che l'appuntamento da non fallire è quello del 21 giugno a Marsiglia contro l'Ucraina: Lewandowski cercherà di fare in modo che per la Polonia non si trasformi in un'altra euro-delusione.