Nata già nel 1902, e quindi una delle nazionali più 'antiche' del mondo, l'Austria ha finalmente centrato un obiettivo importante. Si è infatti qualificata per Euro 2016, stavolta sul campo e non grazie al fatto di essere la squadra di uno dei paesi organizzatori, come successe nel 2008.
E va anche detto che lo ha fatto nella maniera migliore, perchè l' "österreichischenationalmannschaft" è stata una delle prime qualificate agli Europei di Francia sbaragliando la concorrenza nel girone eliminatorio di cui facevano parte rivali del calibro di Russia e Svezia, sulla carta favorite. E' stata un'autentica prova di forza quella offerta dal team del ct Marcel Koller, che ha ottenuto 28 dei 30 punti disponibili (solo la Svezia è riuscita a fermarla) resuscitando negli appassionati entusiasmi da tempo sopiti. Ora in Austria ci si attende grandi cose anche nel torneo continentale francese, ma per ora la nazionale non sembra condizionata dal peso delle attese.
Infatti la nuova generazione di calciatori austriaci si è rivelata più ricca di talenti rispetto a quelle precedenti, grazie a campioni come Alaba, 'universale' nel Bayern Monaco che nella selezione gioca a centrocampo e segna con una certa frequenza, e l'ex interista Arnautovic. Questi in nerazzurro ha fallito a causa di certi eccessi extracampo, ma ora sembra aver ritrovato la forma giusta e in nazionale sa farsi valere. Bene anche un attaccante che sembrava sul viale del tramonto, quel Mark Janko che nelle qualificazioni ha segnato 8 volte. Quello dell'Austria 2016 è quindi un gruppo giovane e con talento, in cui esclusi due portieri nessuno arriva a 30 anni.
Per l'Austria si tratta della seconda partecipazione a un Europeo: la prima, nel 2008 in casa, fu un flop. Escludendo l'Europeo 'casalingo', l'Austria si ripresenta in una grande manifestazione calcistica 18 anni dopo i Mondiali, sempre in Francia, del 1998.
La squadra del ct di nazionalità svizzera Koller si basa anche sulla solidità assicurata alla difesa dalla presenza di AleksanderDragovic, 25enne di origini serbe che gioca nella Dinamo Kiev. L'ossatura è comunque quella del Red Bull Salisburgo, e la bontà di questo mix di passione austriaca, precisione svizzera ed efficienza tedesca è testimoniato dal decimo posto raggiunto dal 'Wunder Team' nella classifica Fifa. E ora che l'Austria è tornata a far paura, superare la prima fase del torneo in cui giocherà nel gruppo F assieme a Portogallo, Islanda e ai 'cugini' dell' Ungheria è l'obiettivo minimo.