"Da parte della squadra non ci è arrivata alcuna richiesta o segnalazione di volontà di inginocchiarsi domani prima della sfida contro l'Austria". Lo riferisce all'ANSA una fonte dirigenziale della Nazionale italiana all'Europeo. "Ma - aggiunge - se troveremo nel prosieguo una squadra che ha questa volontà, il gruppo degli azzurri si unirà per solidarietà e sensibilità, pur mantenendo la convinzione che la lotta al razzismo vada combattuta in un altro modo".
La precisazione della fonte dirigenziale all'ANSA arriva dopo che nel pomeriggio Leonardo Bonucci aveva spiegato che la nazionale non aveva ancora deciso se inginocchiarsi oggi, prima di Italia-Austria, e che ne avrebbe parlato in serata in albergo. Che la riunione di tutti i giocatori ci sia stata o no, l'assenza di una richiesta dei giocatori per la segnalazione all'Uefa lascia intendere che il gesto non sara' fatto di spontanea volonta' da tutta la squadra, anche tenuto conto dell'analoga mancanza di richiesta da parte dell'Austria; ma il riferimento all'inginocchiamento in caso di gesto di un prossimo avversario - cosi' come ha fatto la Scozia quando ha incontrato l'Inghilterra - e' anch'esso segnale di una linea definita tra gli azzurri.
Nessun summit, perché per la Figc la linea sulla possibilità o meno di inginocchiarsi per aderire alle manifestazioni antirazziste in campo è chiara. Nelle tre gare del girone di Euro 2020 disputate, la federazione non ha mai avanzato una richiesta all'Uefa e anche per l'ottavo di finale in programma domani tra Italia e Austria si è comportata come sempre: si fa notare che, come spiegato dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, "non ci sono imposizioni" e che i giocatori sono liberi di scegliere. Come hanno fatto i cinque azzurri nella gara col Galles, di fronte a una nazionale, quella britannica, che si era inginocchiata prima del via. Così hanno fatto Belgio e Inghilterra, ma mai la Francia, che ha la squadra maggiormente multietnica. In vista dell'Austria - e Bonucci in conferenza stampa stasera dovrebbe chiarire la posizione dei giocatori - la volontà è di presentarsi comunque uniti ed evitare che alcuni aderiscano e altri no. Lo stesso Bonucci a riguardo nei giorni scorsi aveva detto: "Siamo tutti antirazzisti".
Alaba, inginocchiarsi è un segnale chiaro - "Inginocchiarsi è un segnale chiaro. Lo faremo un'altra volta contro l'italia. Siamo tutti d'accordo e ripeto: questo è un segnale per attirare l'attenzione di tutti su questo argomento. Sicuramente si parla di più di razzismo ed è qualcosa di positivo". David Alaba, alla vigilia di Italia-Austria, parla del gesto di solidarieta' a Black Lives Matter e nasce un piccolo giallo. La federcalcio austriaca ha infatti precisato di non aver segnalato al protocollo Uefa la richiesta dell'inginocchiamento, ma le parole del difensore austriaco sono state intepretate come un ok al gesto, prima che il traduttore precisasse.