Una squadra capace di arrivare dove nessuno osa prevederlo
Un'eterna incompiuta diventata ormai una splendida realtà con la finalissima dei Mondiali di calcio in Russia due anni fa. La Croazia si ripresenta alla fase finale dell'Euro itinerante con le credenziali di squadra capace di tutto: di grandi imprese ma anche di clamorosi tonfi.
In Francia, nel 1998, trascinata da gente come Zvonimir Boban, Davor Suker e Robert Prosinecki, la formazione con la maglia a scacchi bianchi e rossi si arrese in semifinale solo ai padroni di casa, che poi avrebbero vinto anche il loro primo e finora unico titolo, costringendoli pero' a trascorrere una brutta mezz'ora dopo essere passati in vantaggio.
In Russia, agli ultimi Mondiali, la quasi apoteosi con Modric e compagni capaci di arrivare ad un passo dal trionfo e fermati solo da una Francia stellare. Ancora una volta i transalpini si sono frapposti per la Croazia e la gloria, proprio come nel 1998 e, proprio come allora, a distanza di 20 anni esatti, le 'Bleus' hanno conquistato il titolo iridato.
La Croazia si è poi consolata con la Pallone d'Oro assegnato a Luka Modric, il proprio 'maghetto', ma anche con il lancio di numerosi talenti che poi si sono accasati in quasi tutti i campionati d'Europa, dimostrandosi calciatori di talenti, capaci e polivalenti. Nazionale ricca di talenti, molti dei quali ancora inespressi, ma spesso disomogenea e anche per questo discontinua, la Croazia spera di trovare la giusta armonia, per scrivere una nuova pagina di storia. Dal 7 ottobre 2017, la squadra e' stata affidata a Zlatko Dalic con un passato anche in Arabia ed Emirati, gia' alla guida dell'Under 21. Sara' lui a dover mettere tutti i big di cui dispone nelle condizioni di esprimersi al massimo.
L'organigramma della Nazionale croata e' infatti di prim'ordine, per talento ed esperienza: non tutti possono permettersi un centrocampo con Luka Modric e Ivan Rakitic, giocatori-cardine di Real Madrid e Siviglia, gente abituata a vincere e a offrire
nei rispettivi club un rendimento di altissimo livello. Rakitic, peraltro, vanta un passato vittorioso nelle file del Barcellona, dove per diverse stagioni ha giostrato nella zona nevralgica del campo.
Il modulo su cui punta il commissario tecnico dovrebbe essere il 4-2-3-1, con Modric e Rakitic in mediana. Il Pallone d’Oro del 2018 ha collezionato più di 120 presenze con la sua nazionale, non solo capitanandola ma anche guidandola con la sua visione di gioco, energia e precisione nei passaggi.
Osservato speciale Tin Jedvaj: il giovane difensore si è presentato al mondo con due gol nella sconfitta per 3-2 contro la Spagna in UEFA Nations League e promette scintille in una competizione che, alla luce della concorrenza avversaria, può esaltare le sue doti di combattente.
La Croazia è il tipo di squadra che può ottenere qualsiasi risultato, che può battere qualunque avversario, arrivare dove nessuno avrebbe osato prospettarlo.